Il nuovo campionato, edizione 2023/2024, è partito è già racconta di sé. Il tempo di scendere in campo alla Iacovone che subito viene chiuso e sequestrato dall’ autorità giudiziaria per un incendio causato dal lancio di un petardo su materiale infiammabile, da parte dei tifosi del Foggia arrabbiati per la sconfitta della propria formazione con due goal di differenza. Taranto alla ricerca di un rettangolo di gioco dove Eziolino Capuano vuole concretizzare le promesse estive fatte alla tifoseria ritornata in curva con le solite speranze di vedere la propria squadra nella parte alta della classifica. A soffrire di questa circostanza c’è anche il Brindisi calcio, ritornato tra i professionisti dopo oltre trent’anni, senza stadio fino a gennaio con l’accordo estivo stipulato con la dirigenza jonica di usufruire dello Iacovone per i propri incontri. Da gennaio invece il Taranto giocherà al Fanuzzi per la ristrutturazione o forse la costruzione del nuovo campo di gioco. Stiamo parlando dei giochi del Mediterraneo del 2026. Ora come si fa? La prossima, la sesta giornata, c’è Taranto – Audace Cerignola, la Lega pare abbia detto no al rinvio. Si parla di Potenza o Picerno unici club che hanno voglia di parlarne e verificare qualche possibilità. Un campionato iniziato ad alta velocità ed intensità dove da subito ha messo in luce una circostanza importante: non sarà un’annata facile per coloro che aspirano a giocarsi la cadetteria. Al momento una squadra come il Catanzaro in giro non se ne vede. Probabilmente nessuno ammazzerà il campionato, tutto si definirà alle ultime giornate. In ogni caso Benevento, Crotone, Foggia, Avellino, in cura da Michele Pazienza subentrato a Massimo Rastelli alla terza giornata dopo la dura sconfitta di Castellamare di Stabia, e Catania non posso essere escluse dalla lotta finale. Catania già in debito di ossigeno dopo la sconfitta in casa con il Crotone, una vittoria preziosa con il Picerno e un brutto pareggio Brindisi e poi Monopoli. Ma lo sguardo va buttato oltre. Al momento il Latina attualmente primo in classifica a braccetto con la Juve Stabia, sono squadre che vanno osservate bene insieme con la leonessa di Picerno che non può più nascondere le sue prospettive che probabilmente sono un tantino diverse da quelle del passato campionato. La vittoria ultima a Torre del Greco, dove gli uomini di Longo hanno chiuso l’incontro nel solo primo tempo dedicandosi alla gestione nella seconda frazione, lascia intendere a chi vuole intendere. Praticamente Murano da solo confeziona una memorabile tripletta e schiaccia la Turris. Nel capoluogo lucano la delusione è ancora nei bassi fondi marittimi, ma cresce dopo il nulla vista a Latina e poi al Viviani con la Casertana. Un’illusione la prima al Viviani con il Brindisi con due reti, la prima di Volpe e la successiva del nuovo arrivo Gagliano. Il mercato fatto vuole un Potenza in alta quota. Ma la domanda a cui molti non sanno rispondere è: perché è stato mandato via Raffaele? Chi vivrà, vedrà. A ruota segue la Turris di Caneo che deve registrare ancora la propria difesa: vero che ha realizzato ben 13 reti, ma ne ha subito 11. La navigazione nella parte bassa della classifica vede Messina, Brindisi e Casertana che cercano di ritrovarsi e ritrovare la giusta andatura ma al momento mancano del giusto appiglio alla nuova vita di Lega Pro. Sorprende al momento il Monopoli penultimo in classifica con tre goal fatti ma ben 8 subiti. Secondo allenatore esonerato: Di Napoli del Giuliano dopo la pesante sconfitta a Picerno. Insomma alla quinta giornata si racconta di top e flop che fanno notizia. Cosa grave il pubblico che è in diminuzione. Nei grandi stadi tra tifosi e gente comune non si va sopra le seimila presenze con un guadagno medio che non va le oltre 40 mila euro. Questo è il vero risultato della quinta giornata. Un passivo da valutare bene.
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