Gli abitanti di Terranova di Pollino non si arrendono e continuano a lottare per la sicurezza della SP ex SS 92, la strada che collega il loro paese con il resto della Basilicata. La strada, che è in condizioni pessime e potrebbe cedere sotto le piogge invernali, è stata oggetto di una petizione firmata da circa 700 persone, che hanno chiesto alle autorità competenti di intervenire al più presto. Ieri sera si è svolto il secondo incontro pubblico, a distanza di venti giorni dal primo, per discutere della situazione e delle possibili soluzioni.
Nonostante la gravità del problema, la Provincia di Potenza ha stanziato 800.000 euro di cui solo 550.000 euro sono destinati ai lavori, una cifra irrisoria rispetto ai costi necessari per il risanamento dell’arteria. Pertanto, la Regione dovrebbe intervenire con urgenza per finanziare la Provincia e consentirle di riparare la strada e di deviare il torrente Sarmento, che scorre ed erode il versante e che potrebbe causare ulteriori smottamenti. La situazione è ancora più critica perché l’inverno si avvicina e Terranova è un paese montano, dove le nevicate sono frequenti e abbondanti. Se la strada rimane in queste condizioni, lo spartineve non potrà pulirla adeguatamente, rendendo difficile la circolazione dei veicoli.
Da quando si è verificato lo smottamento e le varie lesioni del manto stradale, le sole misure adottate per contenere le ampie spaccature sono state la posa di brecciolino e la collocazione di un semaforo presso la frana. A causa del movimento franoso, infatti, una corsia è diventata impraticabile e ha ridotto la viabilità della strada. Questa situazione ha suscitato l’indignazione dei cittadini, che da mesi aspettano una soluzione definitiva da parte delle autorità competenti. L’amministrazione comunale e i residenti hanno sollecitato i vari uffici, ma questi si sono limitati a passarsi la palla tra loro, senza fare nulla di concreto per risanare la critica situazione.
Si ricorda che la SP ex SS 92 è l’unica arteria che permette di raggiungere Terranova e che garantisce la sua connessione con il resto del mondo. Il rischio di un possibile isolamento è molto alto, soprattutto in caso di emergenze o calamità naturali causate dal maltempo, se la strada non viene riparata al più presto.
È arrivato il momento, quindi, di manifestare il dissenso delle persone esasperate dall’attesa e di agire di conseguenza. Si è ad un bivio: o si organizza una manifestazione, una protesta, insieme al Comune per sollecitare le istituzioni competenti, oppure si rinuncia alla petizione che hanno firmato in tanti. Non si può più tollerare lo stato di abbandono della SP ex SS 92, che mette a rischio la sicurezza e la mobilità dei cittadini.
Filomena Dattoli