L’Assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa ha palesemente negato il consenso
Nel corso della riunione della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome della scorsa settimana, l’Assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa ha palesemente negato il consenso alla pattumiera nucleare sul nostro territorio «in accordo con il presidente della Giunta regionale di Basilicata Vito Bardi». L’esponente di Fratelli d’Italia ha ricordato che «l’oggetto della seduta della Commissione era il parere sullo schema di decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dello Sviluppo Economico e di quello dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di approvazione del programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, che prevede le linee guida della politica italiana sulla gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito fino alla fase di smaltimento». {module bannerInArticleGoogle} Alla luce di quanto emerso l’assessore Gianni Rosa ha dichiarato di aver «condiviso le criticità del programma con il presidente Bardi: quello che ci preoccupa è che non viene individuato, ancora una volta, il sito del deposito nazionale né nel testo sono contenuti i criteri per individuarlo. In pratica – ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente e all’Energia – si tratta di una valutazione strategica generica che non permette di fare osservazioni nel merito. Questo, associato alla totale assenza di informazioni circa le attività di dismissione dell’impianto Itrec di Rotondella, mi ha spinto a esprimere, con forza, il diniego della nostra regione all’individuazione sull’intero territorio della Basilicata del sito per il deposito nazionale delle scorie radioattive». Nell’occasione l’esponente dell’esecutivo lucano di centrodestra ne ha anche approfittato per fare un invito, rivolo ai «parlamentari lucani, affinché appoggino questa battaglia regionale nelle sedi nazionali». Un diniego e un invito ampiamente condivisibili, atteso che la Basilicata ha dato già abbastanza e sta dando nonostante non abbia il dovuto e promesso appoggio a livello nazionale ed oggi non ha certo bisogno di questa ennesima “croce”. Un’attenzione maggiore oggi va dedicata ai profili imprenditoriale e produttivi, che possano consentire alla Regione di ampliare i propri scenari e valorizzare le proprie risorse.