Agnese Belardi, salotto letterario Donata Doni: un filo di lana contro la violenza di genere
La coperta della pace è in marcia. L’iniziativa è stata proposta dal “Salotto letterario Donata Doni” di Lagonegro, a cui si sono aggiunte oltre 150 persone e una trentina di associazioni, tra cui “Mystica Calabria”. Dopo aver sfilato domenica 28 luglio, nella piazza di Lagonegro, la coperta della pace, ha già visitato alcuni comuni della Calabria, Castrovillari e Tortora per indicarne alcuni, e comunità lucane, Lauria per poi visitare alcuni centri della Campania.La destinazione finale, Matera, capitale della cultura 2019, a ottobre.Lana riciclata e nuova trasformata in un simbolico filo con l’obiettivo di legare i paesi e le persone per promuovere la pace e comunicare il calore della solidarietà. Un gesto simbolico contro ogni forma di violenza, contro ogni tragedia che vede coinvolte donne e bambini vittime dell’odio. Una mattonella di cinquanta centimetri per cinquanta non significa solo lavorare un manufatto, ma costruire un pezzo di pace. Una risposta al bisogno di pace, un grido forte che parte come al solito dalle terre del Sud. {module bannerInArticleGoogle} Un modo nuovo di parlare di pace con diverse aspettative. “Attraverso un filo di lana – sottolinea Agnese Belardi, presidente del salotto letterario “Donata Doni”, raggiunta telefonicamente dalla nostra redazione -abbiamo coinvolto tutte le signore che altrimenti non riuscirebbero a venire agli eventi culturali perché si sentono inadeguate, perché non sono interessate. Diciamo che la lana è un fine ideale contro la violenza di genere in particolare e femminicidio, la violenza verbale sui social e la violenza psicologica. Con questa idea siamo riusciti, inoltre, a fare rete con altre associazioni del nord Italia Torino”. Una coperta che porta con sé molte aspettative. “Non mi aspetto nulla – continua Agnese Belardi, presidente del salotto letterario” di Lagonegro – ma questa iniziativa è una forma per comunicare con i fatti, attraverso i colori del mondo impressi sulla coperta, il bene del mondo, la felicità, la gioia, la luce che possa coinvolgere questo mondo non circoscritto per creare una mentalità nuova di pace”. La coperta arriverà ad ottobre a Matera, un percorso che probabilmente porterà con sé altre iniziative “Certo – conclude Agnese Belardi – questa è solamente un trampolino di lancio. Queste donne si stanno unendo sempre di più in ogni occasione di marcia insieme ai ragazzi ai giovani agli studenti per parlare di pace in tutti paesi dove riusciremo ad andare per creare un turismo di pace. Cosa importante, va ricordato, al di là delle semplici sigle, che tutti devono imparare a fare squadre per realizzare veramente la pace”.