Antonio Tisci (Mns- FdI): ”leggo di polemiche, di mal di pancia. Non mi piacciono”
Vincenzo Baldassare, vice presidente del consiglio regionale e unico rappresentante nell’assise regionale di IDeA, ha commentato così la polemica nata dall’imprenditore Nicola Benedetto nei confronti del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi: “Il movimento IDeA per un’altra Basilicata, che mi onoro di rappresentare in Consiglio Regionale, è una costola inscindibile della coalizione che ha sostenuto e sostiene il Presidente Bardi. Fin quando ci saranno pari dignità istituzionale ed equilibri politici, nel rispetto dei rapporti di forza del- le singole componenti della coalizione, il nostro movimento continuerà̀, come ha sempre fatto finora, lealmente e chiaramente, a supportare il Presidente Bardi, il suo governo e tutta la coalizione di centrodestra, che per la prima volta, dopo oltre 40 anni, go- verna in Basilicata! Non ci interessano inutili e sterili polemiche che non portano alcun beneficio, {module bannerInArticleGoogle}nè di carattere politico, nè tanto meno programmatico; di conseguenza non contribuiscono nè alla crescita della cultura di governo, nè al progresso della nostra regione. A noi interessa stare a fianco del Presidente Bardi, nel cammino di rinnovamento politico e culturale da lui intrapreso, che porterà̀ la Regione Basilicata e il suo popolo, fuori dalle tenebre della povertà, dello spopolamento e del sottosviluppo. E lo faremo senza “se” e senza “ma” .
Alle dichiarazioni del vice presidente del consiglio regionale si affiancano le dichiarazioni di Antonio Tisci, attualmente dirigente di Mns- FdI che commenta così i fatti: “Apprendo le notizie sulle polemiche esistenti o inventate dai giornali e devo dire che non mi piacciono”. Tisci sottolinea: “Forse non tutti hanno ben chiaro che quello che è accaduto nella primavera scorsa, con la vittoria di Bardi alla Presidenza della Regione e con quella di Mario Guarente a Sindaco di Potenza, è un fatto storico che pone tutti noi, secondo i ruoli che abbiano, nella condizione di comportarci con la consapevolezza di avere una missione storica. Per chi come me viene da destra, sono settant’anni che questa Regione è in mano al centrosinistra, per chi viene da formazioni moderate è dagli anni ’90 che questa Regione è interamente, con tutta la sua filiera istituzionale, nelle mani del centrosinistra. Sono generazioni e generazioni che sognano di ribaltare questa situazione, non lo sognano per uno strapuntino né per un posticino di visibilità̀ o di arricchimento ma per amore di questa terra, per ridargli la libertà, per donare a questa terra e ai suoi figli una speranza. Generazioni di militanti, di dirigenti, di elettori che combattevano contro il mostro del potere della palude in una Regione immobile ed immutabile – e conclude – leggo di polemiche, di mal di pancia e non mi piacciono, chiunque ne abbia non è ben consapevole del momento storico e della funzione storica che oggi siamo chiamati tutti a svolgere, ciascuno secondo il proprio ruolo e la propria funzione. Oggi tutto il centrodestra, i suoi eletti, i suoi non eletti, i suoi scontenti ed i suoi maldipancisti hanno il dovere di stringersi intorno al Presidente Bardi, al sindaco di Potenza Guarente e a tutta la classe dirigente del centrodestra. Non serve muovere critiche, non serve fare distinguo. Se qualcosa non va, se qualche errore viene commesso, se qualche cosa può̀ essere corretta (e sicuramente ce ne saranno di cose da correggere), meglio parlare, chiedere un appuntamento, sussurrare, provare ad evitare l’errore o a ridimensionarlo che criticare apertamente, rilasciare interviste, polemizzare inutilmente”.
Il centrodestra chiede un impegno corale e allo stesso tempo dei chiarimenti da parte dell’imprenditore Nicola Benedetto, riportando i riflettori sugli intendi e gli obiettivi, ovvero, attuare una rivoluzione culturale che metta al centro il riconoscimento delle capacità, la meritocrazia, le pari opportunità̀ per tutti ed ancora e l’utilizzo dei fondi pubblici in modo giusto e sensato per il progresso del territorio, nel rispetto dell’ambiente e della salute dei lucani, mettendo in secondo piano le diatribe politiche e gli screzi tra rivali.