Solidarietà del popolo cinese nei confronti del nostro paese con l’arrivo di medici e aiuti sanitari
Cinque giorni fa è atterrato l’Airbus A-350 con una equipe di medici cinesi arrivati in Italia a sostegno dei medici italiani per contrastare il Covid-19, con loro anche tonnellate di aiuti sanitari di ogni genere. Partiti da Shanghai ed arrivati a Fiumicino, i nove professionisti guidati dal vicepresidente della Croce Rossa cinese, Yang Huichuan e dal professore di rianimazione cardiopolmonare Liang Zongan,costituiscono un team di altissimo livello professionale: rianimatori, pediatri, infermieri e figure che hanno gestito ampiamente l’emergenza in Cina. Il gruppo sarà ospitato dalla Croce Rossa Italiana. “Se sei solidale ricevi solidarietà. Oggi la Cina si rialza, presto ci rialzeremo anche noi” così dichiara il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in conferenza stampa con la Croce Rossa Italiana,ringraziando la Cina per questi ulteriori aiuti al nostro Paese. L’aiuto dell’Europa in questa situazione di emergenza sarebbe stato fondamentale, come ha ricordato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma ad oggi il sostegno maggiore, arriva fuori dai confini dell’Unione Europea, in modo particolare dalla Cina che, oggi, sembra aver superato definitivamente l’emergenza coronavirus, a due mesi dalla sua esplosione.
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La Croce rossa italiana e quella cinese hanno da sempre ottimi rapporti, tessuti anche dal presidente della Croce rossa italiana, che è anche presidente della Croce rossa internazionale, Francesco Rocca che giorni fa scrivendo ai colleghi cinesi e raccontando la situazione dell’Italia, ha avuto un immediato riscontro da Chen Zhu, presidente della Croce rossa cinese, il quale senza esitare si è attivato ed organizzato per supportarci e per inviarci nell’immediato aiuti adeguati.
“Il Movimento internazionale della Croce Rossa ha dimostrato,ancora una volta – sottolinea Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa – l’importanza di fare rete. Grazie alla generosa donazione della Consorella cinese, infatti, possiamo dare una prima concreta risposta alle necessità dei nostri ospedali e degli operatori sanitari che, in questo momento, sono in grande sofferenza. Mettiamo a disposizione del Governo italiano vitali dispositivi quali i ventilatori e siamo in grado di fornire migliaia di mascherine per consentire di far lavorare in sicurezza i nostri volontari. Non risolviamo tutto con questo cargo ma, certamente, si tratta di una risposta concreta e rapida, attivata nel giro di 48 ore. Molto importante la presenza del team di esperti che potranno portare le loro conoscenze ai nostri sanitari, al fine di confrontarsi per un obiettivo comune: sconfiggere il virus”.
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Yang Huichuan, il vicepresidente della Croce Rossa cinese responsabile del team di esperti arrivato in Italia, una volta atterrato ha commentato: “Siamo venuti per ricambiare gli aiuti ricevuti poco tempo fa dall’Italia”. I medici cinesi sono arrivati con macchinari per la respirazione, tute anti-contagio, mascherine antivirus e altre protezioni, oltre che con dei medicinali e del campioni di plasma da utilizzare nella ricerca. “Ci auguriamo di poter aiutare per combattere questa battaglia contro il virus. Abbiamo portato con noi 31 tonnellate di materiali. In questo modo, ci auguriamo di poter aiutare l’Italia a combattere questa battaglia e a vincerla. Siamo riusciti in pochissimo tempo a raccogliere tutti i materiali necessari. Il percorso per venire qui non è stato facile, abbiamo preso un volo ad hoc dalla Cina a Roma. Abbiamo portato anche la settima versione della soluzione clinica contro il Covid 19, la versione più aggiornata in questo momento, e quella del piano di controllo e prevenzione del virus. Sono risultati che sono il frutto del duro lavoro dei nostri colleghi cinesi e ci auguriamo che possano davvero essere utili anche all’Italia”.
“Da quanto abbiamo potuto vedere in questi giorni, e in base alla nostra esperienza, per strada ci sono ancora troppe persone e tanti comportamenti da migliorare – sottolineano due medici del team cinese – solo se tutti rispetteranno in maniera rigorosa le indicazioni date per il 3 aprile se ne potrebbe uscire”.”In base alle prime valutazioni, ci sono atteggiamenti da migliorare: non tutti portano le mascherine o le portano in maniera corretta. Bisogna poi aprire le finestre ed evitare assembramenti”hanno dichiarato Liang Zongan e XiaoNing, rispettivamente professore di medicina polmonare all’ospedale di Sichuan e il vicedirettore dell’Istituto Nazionale Cinese delle malattie parassitarie e del centro nazionale per la prevenzione.