Giornata mondiale dell’autismo: il Light it up Blue sia più forte del virus. Isoliamo l’isolamento
[bt_dropcap style=”square” size=”3″ text_color=”#000000″ background_color=”#ffffff”]Il[/bt_dropcap]2 aprile di quest’anno sarà una data da ricordare anche per le persone autistiche. Come ogni anno anche in questo 2020, che passerà alla storia per il terribile morbo che sta piegando il mondo, noi ricorderemo che esiste l’autismo e non lasceremo che il buio dell’ombra del coronavirus spenga la nostra luce blu, quella luce che per noi è la speranza che il mondo non si scordi di noi!
In questi giorni di emergenza e di terrore per molte famiglie i nostri figli autistici sono costretti, come tutti gli altri, a rispettare regole e condizionamenti che vengono imposte dalle istituzioni per salvaguardare la salute di tutti ed evitare il peggio. Anche noi siamo in isolamento.
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È vero, noi ci siamo un po’ abituati a questa parola, ma non perché viviamo bene in questa condizione di solitudine, ma perché è la condizione che dobbiamo affrontare tutti i giorni e contro cui dobbiamo lottare continuamente, mentre tutti gli altri vivono la normale vita quotidiana fatta di relazioni, lavoro, divertimento e socializzazione. Isolare significa staccare dal resto della terra, separare e confinare nello stato di isola. Per noi uscire dall’isola è ogni giorno come salpare verso un mare sconosciuto del quale, dopo aver lasciato la soglia di casa, vediamo solo le onde alte e il colore scuro.
È per questo che mio figlio mi ripete spesso “ce la faremo”. Me lo dice quasi pe rogni cosa, per un nuovo pasto da assaggiare, per un nuovo lavoro che comincia a fare al suo computer, per una spesa straordinaria, un piccolo viaggio o una passeggiata solitaria. Tutto è una sfida, e quella che stiamo vivendo in questi giorni di clausura è la sfida più grande. L’improvviso arrivo di questo virus invasore delle nostre vite, ha portato innanzitutto la destrutturazione completa del tempo nel ritmo quotidiano, il che significa perdere i punti di riferimento che per i nostri autistici sono le coordinate per tenere il tenue filo del contatto col mondo. Ha portato la sospensione dei trattamenti e dei progetti psicoeducativi e socioeducativi, che sono la sola scuola che un ragazzo autistico ha dopo la fine del percorso scolastico. Ha portato un’onda di informazioni che rende il futuro più incerto, più oscuro e minaccioso, che è già di per sé una delle criticità dell’autismo. Per la persona autistica il “sempre” e il “mai” sono delle montagne da scalare, delle vette con in cima nuvole nere che inghiottiscono il futuro, mettono ansia e paura. La persona autistica ha bisogno di sapere quando una cosa comincia e quando finisce, altrimenti è il caos. E vivere con il caos nel cuore e nella mente è la cosa più terribile che si possa augurare a una persona.
Allora tocca a noi genitori, che in questo periodo di isolamento non abbiamo più l’aiuto di psicologi e operatori, raccogliere quell’infinito disordine che il coronavirus ha seminato nella vita di famiglie e società, e con i suoi pezzi di puzzle impazzito disegnare un’immagine che abbia una parvenza di ordine che sia compatibile con la mente spezzettata dei nostri figli autistici.
La giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo si celebra anche quest’anno. Anche quest’anno chiederemo al mondo di accendersi di blu, come recita il motto della giornata: “light it up blue”, “accendilo di blu”. Il blu è il colore dell’autismo, è il colore della luna quando si veste a festa, è il colore dell’infinito, è il nostro colore, quello che ci dà forza e che ci fa sentire di essere nello stesso cielo di tutti gli altri.
Sarebbe bello se il 2 aprile di questo terribile anno le vostre case avessero almeno una luce blu. Servirebbe a illuminare il buio del tunnel che stiamo attraversando, perché il nostro è un tunnel come il vostro, solo un po’ più stretto e, soprattutto, senza indicatori di direzione.
[bt_taglinebox style=”top” width=”500″ font_size=”14″ text_color=”#5b5b5b” title=”LEGGI ANCHE” title_color=”#259b9a” align_center=”no” bgr_color=”#f6f6f6″]Questa sera la luna si accenderà di blu. E lo farà per mio figlio autistico. A me piace così![/bt_taglinebox]