Il sindaco Falvella: non sostituiscono i tamponi, ma servono ad identificare i soggetti maggiormente esposti
Il comune di Calvello, centro in provincia di Potenza, ha avviato la somministrazione di 300 test rapidi per l’emergenza coronavirus. In particolare la procedura è stata attivata soprattutto per quei cittadini definiti asintomatici che rischiano di contagiare altre persone. “Già i sindaci di Bernalda e Latronico hanno avviato queste procedure – precisa subito Maria Anna Falvella, sindaco di Calvello, raggiunta telefonicamente dalla nostra redazione – prima di farlo con Anci Basilicata, abbiamo effettuato in sede di unità di crisi una interpellanza alla regione cui è seguita una nota del dottore Esposito in linea con la circolare del Ministero della Salute.
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I test non sostituiscono affatto i tamponi, ma servono a monitorare e identificare le persone maggiormente esposte al pubblico e quindi al rischio di contagiare involontariamente gli altri. I tamponi a volontari ed operatori- aggiunge Maria Anna Falvella – fino ad ora somministrati non hanno presentato valori anomali, ma non abbiamo concluso la prima fase di somministrazione, che di regola va ripetuta dopo un breve periodo”. Il test in ogni caso può dare un risultato su cui fare le dovute valutazioni: “E’ ovvio che una prima analisi si riesce a fare, però bisogna anche dire che se per ipotesi – conclude il sindaco – su 100 soggetti dovessimo avere 5 positivi e riuscissimo a isolarne anche solo 1, avremmo comunque ridotto un potenziale contagio del 20 per cento”.