A Senise un ciclo di formazione tenuta dal dottor Keller. Si punta al trattamento degli adulti
Per affrontare la sfida dell’autismo bisogna puntare sulla formazione. Non c’è iniziativa o progetto che possa stare in piedi senza che le persone coinvolte, in qualità di operatori a tutti i livelli e con ogni tipo di mansione, siano adeguatamente formate.
Lo sanno bene l’Asp e la Fondazione Stella Maris Mediterraneo che in Basilicata gestisce il sistema autismo, con il reparto di neuropsichiatria infantile di Matera divenuto ormai punto di riferimento diagnostico per tutto il Mezzogiorno e con l’Home Lab di Chiaromonte, centro all’avanguardia per la riabilitazione precoce dei bambini affetti da questa sindrome.
Da alcuni mesi la Fondazione, su mandato dell’Asp e dell’assessorato regionale alla sanità, ha iniziato un percorso di presa in carico di giovani e adulti con autismo, dando vita a un ambulatorio con sede a Chiaromonte destinato a colmare un vuoto ormai inaccettabile per queste persone che sono i veri invisibili del sistema socio-sanitario nazionale.
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Parallelamente a questo percorso la stessa Fondazione ha avviato il progetto “PeperonAut” in collaborazione con le associazioni ANFFAS a Lucanicom, che ha come obiettivo la sperimentazione di un percorso di inserimento lavorativo di persone con autismo all’interno del processo di produzione e promo-commercializzazione del Peperone di Senise IGP. In via propedeutica all’avvio di questo progetto, che è stato già al centro di diversi eventi, lo Stella Maris ha organizzato un ciclo di formazione di alto livello le cui lezioni sono tenute dal prof Roberto Keller e da esperti professionisti del suo staff.
Keller, psichiatra tra i massimi esperti di autismo a livello internazionale e responsabile del Centro pilota sui disturbi dello spettro autistico Regione Piemonte, ha tenuto le sue prime lezioni in modalità webinar, affrontando in maniera approfondita il delicato aspetto farmacologico della sindrome autistica, troppo spesso trattata in maniera inappropriata e con farmaci che, riducendo le capacità di interazione della persona, ne limitano anche le potenzialità inespresse.
L’aspetto farmacologico è per questo di fondamentale importanza, e spesso un trattamento errato contribuisce a sviluppare nel paziente patologie accessorie che ne rendono difficile il recupero sociale e lavorativo e che portano all’isolamento completo in istituti e centri residenziali che di fatto seppelliscono definitivamente ogni speranza di recupero della persona. Altro aspetto problematico dell’autismo è quello legato alla diagnosi. Spesso le persone adulte hanno diagnosi molto vecchie, addirittura risalenti all’infanzia, cosa che rende difficile elaborare un profilo personale e prescrivere un intervento adeguato. Distinguere i tratti autistici da patologie nate in età adulta è fondamentale per la causa, sia per calibrare i farmaci che per valutare le reali potenzialità delle persone autistiche, che vengono valorizzate con progetti di vita individuali che tengano conto dell’unicità dell’autismo di quella data persone. Sempre più si parla, infatti, di “autismi” più che di autismo.
Di grande aiuto è stata anche la formazione tenuta a Senise dalla dottoressa Angela Aresi, psicologa e psicoterapeuta comportamentale che collabora da anni con Keller. La Aresi ha affrontato un tema cruciale della vita di una persona autistica, che è quello del cosiddetto comportamento problema, cioè quelle forme di disagio che gli autistici dimostrano attraverso comportamenti socialmente invalidanti.
Ai due cicli di formazione hanno preso parte diverse figure tra quelle impegnate nella cura dell’autismo. Ai partecipanti alla due giorni senisese ha fatto visita anche l’assessore regionale alla sanità Rocco Leone, accolto dal presidente della Fondazione Stella Maris Mario Marra. L’assessore ha sottolineato l’eccellente lavoro svolto dalla Fondazione nel campo dell’autismo in Basilicata, confermando il progetto di implementare il servizio per gli autistici adulti, del quale PeperonAut è una tappa di fondamentale importanza. Proposito ribadito dal presidente della Fondazione Marra che ha ringraziato l’ASP per disponibilità a realizzare la fase formativa delle attività, tappa imprescindibile per un trattamento di alto livello della sindrome autistica.