Eletto con 266 voti su 430 votanti, Ignazio Marcello Mancini, subentra alla professoressa Aurelia Sole
Si insedierà nelle rispettive funzioni il prossimo primo ottobre, il nuovo rettore dell’Università di Basilicata. Eletto con 266 voti su 430 votanti, Ignazio Marcello Mancini, subentra alla professoressa Aurelia Sole protagonista negli anni di mandato per il forte contributo di sviluppo dato alla struttura universitaria lucana. Preside uscente della scuola di Ingegneria, laureato con lode in ingegneria meccanica, ha iniziato l’attività scientifica nel 1987 presso il reparto sperimentale di Bari dell’IRSA-CNR. Dal 1989 al 1998 ed è stato ricercatore universitario di ruolo e successivamente professore associato presso la Facoltà di ingegneria dell’Università degli studi della Basilicata. Dal 2000 è professore ordinario di ingegneria sanitaria-ambientale, dapprima presso la stessa facoltà e, dal 2012, presso la scuola di Ingegneria, dove, dallo stesso anno, ricopre la carica di direttore. Oltre ad essere componente del collegio dei docenti del dottorato di ricerca in ingegneria per l’innovazione e lo sviluppo sostenibile è stato preside della facoltà di Ingegneria e pro-rettore alla didattica.
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Con oltre centosettanta pubblicazioni edite su riviste scientifiche internazionali, volumi e atti di convegni, il nuovo magnifico Rettore è membro del gruppo nazionale di Ingegneria sanitaria-ambientale. Un nuovo rettore in sintonia con la precedente gestione della rettrice Sole. “In sintonia per quanto riguarda – sottolinea Ignazio Marcello Mancini – tutto quello che di buono è stato fatto, ovviamente con l’ambizione di migliorare quello che ancora deve essere fatto”. Una delle grandi questioni da risolvere sarà quello del rapporto tra Università e territorio, spesso è mancata la giunta sintonia. “Dobbiamo trovare – ha precisato Ignazio Marcello Mancini – una maggiore sintonia con tutto il territorio. Penso non solo alla Regione, alle due città universitarie, Matera e Potenza, e se vogliamo a tutti gli altri comuni. Una Università che senta l’orgoglio di appartenere a questa regione e la regione senta l’orgoglio di avere una Università di eccellenza”.