Il centro Stella Maris di Chiaromonte ha ospitato oltre 90 famiglie. Home lab e Denver Model
Oltre 90 famiglie di bambini piccoli con autismo hanno usufruito – con risultati significativi – dell’innovativo Centro EARLY START Denver Model di Chiaromonte (Potenza) della Fondazione Stella Maris Mediterraneo nato dalla sinergia con IRCCS Fondazione Stella Maris di Pisa e dalla colla-borazione con ASP Potenza sulla base di un protocollo di Regione Basilicata, dove da tre anni è attivo questo metodo di intervento precoce che è considerato tra i più efficaci per potenziare le capacità co-gnitive e funzionali del bambino. Il Centro, che è dotato di spazi residenziali (4 appartamenti) per ac-cogliere le famiglie durante il trattamento, è un punto di riferimento importante non solo per le fami-glie lucane, ma anche per quelle calabresi, pugliesi, campane. Anche una famiglia lombarda ha usu-fruito del Centro Early Start Denver Model, polo di attrazione extra-regionale.
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Come nasce il Centro EARLY START
Nel giugno 2017 è stato aperto a Chiaromonte (Potenza) il centro EARLY START, il primo centro che si occupa di intervento precoce nei disturbi dello spettro autistico attraverso un coinvolgimento attivo ed intensivo della famiglia.
Il centro EARLY START nasce grazie alla Fondazione Stella Maris Mediterraneo in collaborazione con l’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa). Esso è rivolto ai bambini di età inferiore ai 48 mesi e alle loro famiglie; adotta l’Early Start Denver Model (ESDM) un intervento sviluppatosi in California presso il MIND Institute e la cui applicabilità nel servizio sanitario italiano abbiamo già ve-rificato. Nato come centro per i bambini lucani, l’intervento si è esteso a famiglie di altre Regioni con le quali si sono stabiliti accordi che testimoniano l’apprezzamento per il modello che abbiamo propo-sto.
La novità dell’approccio EARLY START di Chiaromonte
Il trattamento ESDM che proponiamo è diretto a famiglie di bambini che da poco hanno ricevuto la diagnosi, cioè la comunicazione che il proprio figlio è affetto da un Disturbo dello Spettro Autistico. A queste famiglie viene proposto un soggiorno di 2 settimane (learning weeks) in mini appartamenti ap-positamente allestiti (home-lab) nel corso delle quali, attraverso un attento coinvolgimento dei genitori (parent-coaching), essi possono apprendere il peculiare funzionamento sociale, comunicativo e cogni-tivo del loro bambino. Alla fine delle due settimane vengono condivisi con i genitori obiettivi e strate-gie, personalizzati per ciascun bambino, da applicare a casa, anche attraverso periodiche sedute di te-le-riabilitazione. Le learning weeks sono ripetute nel corso dell’anno in modo da monitorare la traietto-ria di sviluppo dei bambini e la necessità di modificare obiettivi e strategie. Tale approccio, teso a ren-dere i genitori più consapevoli e competenti, può ridurre lo stress cui i genitori sono esposti dopo la comunicazione della diagnosi di autismo. I genitori sono infatti quotidianamente affiancati da clinici esperti in grado di suggerire strategie per ampliare le sequenze socio/comunicative e le iniziative del bambino. Ciò è condotto anche attraverso sessioni di video-feedback nel corso delle quali operatori e genitori riflettono su ciò che è avvenuto nel corso del parent coaching. L’intervento è svolto da profes-sionisti specificatamente formati nella applicazione del modello ESDM ed è supervisionato da un tera-pista che ha ottenuto la certificazione al modello dalla casa madre (MIND Institute – Davis University in Sacramento, California).
Home-lab e il video-feedback sono i perni del metodo
L’Home-Lab è costituito da un ambiente, dove la famiglia risiede per tutto il periodo delle learning weeks; esso simula l’ambiente domestico e permette di creare una situazione il più possibile vicina a quella abituale per il bambino e la sua famiglia. Un sistema di audio e video registrazione permette di rivedere sequenze spontanee o in corso di intervento al fine di suggerire e potenziare le strategie di in-terazione ed intervento più adeguate allo sviluppo del bambino.
Il video-feedback permette al terapista ed ai genitori di rivedere l’intervento di parent coaching svolto nell’home-lab; il terapista potrà così meglio permettere al genitore di comprendere gli schemi che il bambino mette in atto per interagire con i genitori, gli aspetti più problematici di tale interazione ed il modo migliore per sollecitare e potenziare l’apprendimento sociale e non-sociale.
Nei primi tre anni di lavoro sono state ospitate più di 90 famiglie e con loro lo staff ha condotto:
1. Osservazioni del bambino da parte di personale altamente specializzato in autismo.
2. Sessioni di parent coaching secondo metodologie che fanno riferimento all’ESDM (Early Start Den-ver Model)
3. Definizione di obiettivi e le strategie personalizzate.
4. Colloqui con i genitori finalizzati alla elaborazione e la consapevolezza della diagnosi, alla gestione dello stress, ed al potenziamento del funzionamento genitoriale.
5. sessioni di informazione sull’autismo e sulle risorse messe a disposizione dal sistema socio-sanitario ed educativo.
6. Colloqui con gli insegnanti delle scuole frequentate dai bambini.
7. Contatti periodici con i genitori dopo la conclusione delle learning weeks (teleriabilitazione).
8. Valutazione dei cambiamenti del bambino attraverso l’applicazione di test.
9. Valutazione del gradimento dei genitori
10. Attività di ricerca su aspetti specifici dell’autismo infantile precoce ed il suo trattamento.