Fanelli: risorsa idrica per lo sviluppo del comparto ortofrutticolo e zootecnico della zona
Un milione e 300 mila euro, questa la cifra precisa, per riqualificare la diga di Rendina, in agro di Lavello, in provincia di Potenza. Verrà firmata nei prossimi giorni la convenzione, tra la direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche del Ministero delle infrastrutture e il Consorzio di bonifica della Basilicata, per l’utilizzo del finanziamento deliberato dal Cipe nel 2016, per la riqualificazione del complesso di strutture della diga Abate di Alonia, sul lago del Rendina, da decenni in uno stato di abbandono. Una delle cosiddette incompiute in Basilicata che finalmente torna alla luce visto la necessità di acqua per i territori circostanti. Infatti messa a regime la storica diga alta oltre 24 metri e con una capacita di oltre 22 milioni di metri cubi, potrebbe portare acqua a ben tremila ettari di terreni agricoli garantendo un pieno sviluppo agricolo della zona. Realizzato negli anni cinquanta sbarrando il corso del torrente Olivento, affluente di destra del fiume Ofanto, sin dal 1957 fu elemento indispensabile per la trasformazione dell’attività produttiva agricola nei territori in Basilicata, agro di Lavello che nei limitrofi territori pugliesi, agro di Canosa di Puglia. Poi negli anni successivi alla costruzione il serbatoio ha visto ridursi la sua capacità di accumulo, sì da richiedere nel 1999 un intervento di ripristino della sua funzionalità.
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I lavori terminati nel 2001 hanno consentito di recuperare l’iniziale capacità d’invaso della diga a beneficio del Consorzio di Bonifica Vulture Alto-Bradano, gestore dell’opera. Ora finalmente la necessaria riqualificazione con i lavori di consolidamento. “Dopo questi lavori verrà assicurata- ha sottolineato Francesco Fanelli, assessore regionale all’agricoltura – agli agricoltori dell’Alto Bradano la risorsa idrica necessaria per incrementare lo sviluppo del comparto ortofrutticolo e zootecnico. Merito anche dell’assessore Merra che fin dalla legislatura ha lavorato per approfondire le questioni legate alla messa in esercizio della diga stessa”. Una struttura di un’importanza strategica per lo sviluppo economico che lega a sé territori come quello di Lavello, Melfi, Venosa, Rionero in Vulture, Barile, Rapolla, Ginestra, Ripacandida, Atella, Filiano, Maschito, Forenza, Palazzo San Gervasio e Banzi, in provincia di Potenza.