Molti i chilometri da poter essere finanziati tra vecchi progetti e quelli in costruzione
Il 1 gennaio 2021 è iniziato l’anno europeo delle ferrovie. L’iniziativa della commissione europea ha come obiettivo quello di mettere in luce i vantaggi della ferrovia come mezzo di trasporto sostenibile, intelligente e sicuro. Sono previsti una serie di attività utili a mettere sotto i riflettori, per tutto il 2021, in tutto il continente, l’uso della ferrovia da parte dei cittadini e delle imprese, per contribuire all’obiettivo del Green Deal dell’UE di diventare climaticamente neutro entro il 2050. I dati forniti dall’unione europea evidenziano come la ferrovia è responsabile di appena lo 0,5 per cento delle emissioni di gas serra, nonostante questo solo il 7 per cento circa dei passeggeri e l’11 per cento delle merci viaggia in treno. Questa iniziativa prevede la presenza di risorse finanziarie importanti ed ulteriori a quelli già concessi ai vari Stati. L’Italia e le singole regioni probabilmente dovranno fare la loro parte con proposte ed osservazioni per migliorare la sostenibilità delle proprie infrastrutture ferroviarie. La Basilicata conserva una lunga storia sull’argomento e può fare la parte da leone. I chilometri ferroviari presenti sul territorio lucano sono molti potendoli suddividere in: Ferrovie in esercizio: Battipaglia-Paola chilometri 197 (18 in Basilicata), Battipaglia-Sicignano-Potenza-Ferrandina-Metaponto-Taranto chilometri 262 (156 in Basilicata), Foggia-Rocchetta SAL-Potenza chilometri 118 (69 in Basilicata), Metaponto-Sibari chilometri 79 (33 in Basilicata) su questa linea transitano solo treni merci, per i passeggeri autobus sostitutivi. Per le linee FAL: Bari-Altamura-Matera chilometri 76 (12 in Basilicata), Avigliano Città-Avigliano Lucania-Potenza Inferiore chilometri 23, Altamura-Gravina-Avigliano Lucania chilometri 85 (59 in Basilicata).
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Linea sospesa da molti anni tra Gravina e Genzano di Lucania e tra San Nicola e Avigliano Lucania per lavori di rinnovo armamento, da pochi giorni è stato riattivato l’esercizio tra Genzano di Lucania e San Nicola e Ferrovie sospese all’esercizio ed auto sostituite: Avellino-Rocchetta SAL chilometri 119 ( 24 in Basilicata) non c’è il servizio sostitutivo ma è rinata come turistica, Rocchetta SAL-Spinazzola-Gravina-Altamura-Gioia del Colle chilometri 139 (50 in Basilicata), Sicignano degli Alburni-Lagonegro chilometri 78 ( 8 in Basilicata). In Basilicata 82 chilometri. A quelle in esercizio fanno seguito i chilometri di ferrovie dismesse e in costruzione. Ferrovie dismesse smantellate: Lagonegro-Castrovillari-Spezzano Albanese Terme chilometri 105 (34 in Basilicata), Atena-Marsico Nuovo chilometri 27 (19 in Basilicata), Potenza Inferiore-Laurenzana chilometri 43, Matera-Ferrandina-Pisticci-Montalbano Jonico chilometri 66 e Ferrovie in costruzione: Ferrandina-Matera chilometri 19 già finanziato con 210 milioni. Poi ci sono vecchi progetti ferroviari mai realizzati: Laurenzana-Guardia Perticara-San Martino d’Agri- Senise-Nova Siri chilometri 114, Montalbano Jonico-Guardia Perticara chilometri 38, Marsico Nuovo-Moliterno-San Martino d’Agri 47, Spinazzola-Palazzo San Gervasio-Genzano di Lucania chilometri 28, Avigliano Città-Baragiano chilometri 18, Lagonegro-Castrocucco (Praia a mare) chilometri 36, Lagonegro-Latronico-Agromonte-Senise-Val Sarmento traforo del Pollino- Spezzano Albanese chilometri 110,
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Montesano sulla Marcellana-Tramutola-Villa d’Agri-Viggiano-Ponte Camastra-Trivigno chilometri 60 ( questo progetto è stato ripreso recentemente dal sindaco di Viggiano)- Totale chilometri in Basilicata 398 chilometri . L’immediata attualità ha visto; in ultimo, progetti presentati da associazioni e comitati : Gravina-Matera la Martella chilometri 25, Matera la Martella-Venusio-Jesce-Santeramo in Colle-Gioia del Colle km 40 , Contursi Terme- Calitri Pescopagano chilometri 35.In tutto questo va sottolineato come, dallo scorso novembre, sul tavolo del Ministero dei Trasporti vi è il progetto per la riattivazione della Sicignano-Lagonegro, il cui costo stimato in 160 milioni +40 per produrre l’idrogeno dovrebbe essere finanziato con il Recuvery Fund, vera innovazione green. La sua riattivazione aprirebbe nuovi scenari per l’area del Lagonegrese-SenisesePollino.