Chester Charles Bennington, la biografia non ufficiale del miglior cantante metal di tutti i tempi
Chester Charles Bennington è stato un cantautore e musicista statunitense, conosciuto principalmente per essere stato il frontman del gruppo musicale Linkin Park e, tra il 2013 e il 2015, anche degli Stone Temple Pilots, oltre che del progetto parallelo Dead by Sunrise. Di origini inglesi, olandesi e gallesi, Bennington era figlio di un poliziotto e di un’infermiera e trascorse i suoi primi vent’anni in Arizona, nel 2006 Bennington è stato inserito alla posizione 46 nella classifica dei 100 migliori cantanti metal di tutti i tempi stilata da Hit Parader. A raccontarne la vita è la lucana, di Senise, Rosanna Costantino, nel suo impegno letterario, “In the end. Una biografia non ufficiale di Chester Bennington” edito da PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto. Infanzia difficile che lo ha costretto a vivere tutta la vita contro i demoni della depressione e della dipendenza. La musica è stata la sua salvezza, lo strumento attraverso cui ha raccontato i suoi tormenti interiori, aiutando così milioni di persone ad affrontare le stesse inquietudini.
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Nonostante il successo e tutti gli sforzi per non arrendersi, la depressione ha avuto la meglio e il 20 luglio 2017, a soli 41 anni, è stato trovato senza vita nella sua casa di Los Angeles, lasciando sgomenti i fans e il mondo della musica. Ancora oggi, la sua arte catartica continua a infondere un essenziale e inesauribile conforto. “Ho fatto un bellissimo viaggio nella vita di Chester Bennington – esordisce Rosanna Costantino, raggiunta telefonicamente dalla nostra redazione – ho attraversato paesaggi meravigliosi e posti incantevoli, radure smisurate e boschi maestosi. Ma mi sono imbattuta anche in aride alture e spaventosi e bui anfratti”.
Perché proprio Chester Charles Bennington? “Ho deciso di raccontare la sua storia perché credo meriti di essere letta e conosciuta – precisa Rosanna Costantino – la storia di una rockstar contemporanea di cui ancora non è stato scritto nulla perché morto da pochi anni”.
E’ la storia di un uomo che ha lottato per anni contro la depressione e la dipendenza e ha sofferto molto “Ha avuto un’infanzia moto difficile – continua Rosanna Costantino- a causa di violenze sessuali e il divorzio dei genitori. Ma nonostante questo dolore che si portava dentro ha sempre mostrato la versione migliore di sé stesso e ha lottato per sfuggire ai suoi demoni”.
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Voleva stare bene. Ma non ce l’ha fatta a vincere “È stata una perdita che ha addolorato moltissimi fan anche perché era una persona solare – aggiunge Rosanna Costantino -e appassionata, oltre che un cantante molto versatile e potente”.
La notizia di Chris Cornell, il suo amico fraterno, uno dei suoi cantanti preferiti, il frontman di gruppi come sound garden e audio slave, che si era tolto la vita nella sua stanza d’albergo, il colpo fatale “Infatti – precisa Rosanna Costantino – si è tolto la vita il giorno del compleanno di Cornell, il 20 luglio 2017.
Il prossimo libro è già nei tuoi pensieri? “Mi piacerebbe – conclude Rosanna Costantino- mentre scrivevo In the end pensavo solo alla storia e alla passione che ho per la band di cui faceva parte Chester”.