L’impianto si è fermato per ordine della regione Basilicata per i troppi sforamenti
La Regione Basilicata ha chiesto alle società concessionarie dell’impianto Centro Olio di Tempa Rossa, di Corleto Perticara, una “fermata generale” dell’impianto che comporterà un’attività manutentiva sostanziale. Pare che le società abbiamo condiviso le richieste della regione procedendo a redigere uno studio di affidabilità redatto da esperti del settore. Un impianto, partito quasi un anno fa, che estrae più di 45 mila barili al giorno di petrolio, che ha prodotto sempre delle grosse polemiche frutto delle continue fiammate uscite dalla grande torcia con sforamenti di sostanze inquinanti. Dieci giorni fa, all’incirca, una prima sanzione, da parte della regione Basilicata, di trenta mila euro con i fenomeni che comunque sono continuati nelle giornate del 13 e 14 febbraio come documentato anche dall’Arpab, l’agenzia regionale per l’ambiente, con il superamento degli indici delle polveri nell’aria oltre 200 volte il limite orario.
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Di qui lo stop conseguenziale da parte del presidente della giunta regionale Vito Bardi e dell’assessore all’ambiente Gianni Rosa. Ora lo spegnimento sarà graduale per concludersi entro aprile prossimo. Poi da lì la fermata sarà quanto necessario per rimettere l’impianto in piena sicurezza. Le conseguenze del blocco si riverseranno subito sui lavoratori senza escludere il fatto che la regione non percepirà le dovute royalty. “Abbiamo preso una decisione forte – ha sottolineato Gianni Rosa, assessore regionale all’ambiente- ma necessaria per tutelare la salute dei lucani, dare sicurezza ai nostri lavoratori e ai nostri territori. Meglio affrontare immediatamente i problemi, prenderemo meno royalty per un mese, due mesi, tre mesi, non so per quanto tempo. Non è questo il problema; il problema è avere un impianto affidabile che non crei problemi più seri alla salute dei cittadini. Altro non ci importa”.