“In un momento di grave crisi economica e sociale, per via del Covid-19 si decide di lasciare senza reddito ben 7 nuclei familiari”
Il gruppo consiliare Libera comunità Roccanova, composto da Maria Luisa Emanuele, Debora Lizza e Francesco Risolino, ha inviato una lettera al Prefetto di Potenza Annunziato Vardè. ‘’Come certamente avrà avuto modo di apprendere dagli organi di stampa nei giorni passati- si legge- il Comune di Roccanova con Delibera di Giunta comunale n.11 del 15/03/2021 ha deciso di non rinnovare i Progetti in favore dei beneficiari del Reddito Minimo di Inserimento (RMI). Consapevoli dell’alto ruolo istituzionale da Ella rivestito, non esporremo le motivazioni di carattere politico, che a giudizio di questo gruppo consiliare, rendono tale atto palesemente in contrasto con le finalità generali della misura del reddito e delle sue modalità di attuazione, come stabilite dalla Regione Basilicata con DGR n.769 del 9 giugno 2015. In questa sede riteniamo, tuttavia, di rivolgerci alla S.V. per sottolineare l’assoluta inopportunità, da un punto di vista sociale, della scelta fatta dalla Giunta comunale con la delibera di cui sopra, che in un momento di gravissima crisi economica e sociale, determinata dall’epidemia del Covid-19, decide di lasciare senza reddito ben 7 nuclei familiari roccanovesi.
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Fatto che risulta ancora più drammatico se si riflette sulla circostanza che questa vicenda si consuma in uno dei territori con maggiori fragilità sociali; che vengono certamente da molto lontano ma che l’attuale situazione generale ha amplificato ulteriormente. Con la presente, quindi, rivolgiamo istanza alla S.V. affinché attraverso l’alta autorità morale da Ella rappresentata, possa esercitare un’azione di convincimento nei confronti del Sindaco e della Giunta di Roccanova utile a rivedere quanto dagli stessi deliberato, nella consapevolezza che attraverso un’attenta interlocuzione con l’ARLAB, la Regione Basilicata e le organizzazioni sindacali, si possano certamente definire anche le ottimali soluzioni organizzative e gestionali dei progetti, utili a superare le presunte “criticità” lamentate dall’organo di governo locale nella D.G.C.n.11, che ad ogni buon fine si allega alla presente’’.