A Matera l’ultimo concerto di Franco Battiato nel 2011. Il sindaco Bennardi: “Lascia un ricordo perenne”
È morto il cantautore siciliano Franco Battiato all’età di 76 anni. Da tempo l’artista, per una malattia, si era ritirato dalla scena pubblica nella sua casa di Milo dove questa mattina purtroppo si è spento. Ne ha dato notizia la famiglia la quale ha comunicato che “le esequie si terranno in forma strettamente privata. La famiglia ringrazia tutti per le innumerevoli testimonianze di affetto ricevute”. Nato in provincia di Catania nel 1945, l’ascesa musicale di Battiato iniziò negli anni Settanta a Milano, grazie a un incontro con Giorgio Gaber e Caterina Caselli. Ermetico radicale e radicato, ricercatore progressivo nel suono così come nelle liriche, tra gli anni Settanta e Ottanta l’influenza musicale di Battiato iniziò a crescere sempre più a livello nazional-popolare, sino a fargli raggiungere l’Olimpo del cantautorato italiano con L’era del cinghiale bianco (1979), Patriots (1980), La voce del padrone (1981), L’arca di Noè (1982), ma anche con Come un cammello in una grondaia (1991) e altre decine di opere.
Opere non solo musicali quelle del maestro, ma poetiche, cinematografiche, teatrali e pittoriche. Un artista completo legato alla sua terra nella penna, ma anche traghettatore nel mare del suono e della melodia di innumerevoli esperimenti musicali. Risulta quasi impossibile etichettare la sua genialità in un genere specifico. Vicino al progressive rock, all’elettronica, alla musica classica e sinfonica, Battiato ha sempre saputo coinvolgere e stupire i suoi innumerevoli fan. Agli inizi degli anni Novanta collaborò con il poeta e filosofo Manlio Sgalambro, co-autore del testo de La cura, contenuto nell’album L’imboscata (1996), mentre a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila pubblicò la trilogia di Fleurs. Il ritiro definitivo dalle scene venne annunciato nell’agosto 2019, quando venne pubblicato il suo ultimo album Torneremo ancora, una miscellanea di brani del repertorio dell’artista catanese rieditati con nuovi arrangiamenti orchestrali e corali. L’ultima apparizione pubblica di Battiato risale al settembre 2017 proprio a Catania, al Teatro Greco Romano.
Per molti Franco Battiato rimarrà un “Centro di gravità permanente”, ricordando uno dei suoi brani più famosi e la sua morte oggi lascia inevitabilmente un vuoto incolmabile nel panorama dell’arte e della musica italiana. Resta nel cuore dei suoi fan la sua ultima esibizione a Matera nel 2011, inserita nella programmazione della prima edizione di Materadio, organizzata dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 per sostenere la candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura. “Franco Battiato ha lasciato a Matera il suo ricordo perenne. Al Parco del castello, il 24 settembre 2011, in occasione della Festa di Materadio, ha tenuto il suo ultimo concerto: una tappa da cui ha avuto inizio il lungo viaggio verso la designazione a Capitale europea della cultura”. Così in un post su Facebook il sindaco della città dei Sassi, Domenico Bennardi, ricorda l’artista scomparso oggi. “Matera vuole conservare il ricordo di Battiato e della sua arte senza tempo – continua Bennardi – della musica che ha consegnato e di una serata che resterà indimenticabile: il suo ultimo concerto”.