Appuntamento che segna il cambio delle stagioni e apre lo scrigno del mistero nelle notti di mezza estate
Tornano a “Quel Paese “Le Notti dei Rituali Magici”, con amuleti, fattucchiere, cartomanti. Nel Borgo di Colobraro, in provincia di Matera, il luogo del mistero e della magia da stasera, dalle 21,17, spettacoli degli artisti di strada, caratterizzate da attività di animazione culturale e da percorsi emozionali. Un appuntamento ormai divenuto istituzionale che segna il cambio delle stagioni e apre lo scrigno del mistero, della curiosità e della magia delle notti di mezza estate. Il programma prevede percorso emozionale all’interno del Convento dei Francescani e del Chiostro, la visita allo ”Scrigno di Rituali e Conoscenze” e al museo antropologico della magia. Non mancheranno momenti di musica etno-popolare con danze e ballate di masciare, fattucchiere e streghette e la rappresentazione teatrale “La Notte Magica di San Giovanni”. Un momento tra storia e pura leggenda legati a percorsi emozionali ed attività di animazione culturale di questo antico borgo è conosciuto da quasi un secolo come il “paese della magia”.
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Di fatto, Colobraro viene ancora, appellato in Lucania, con lo pseudonimo “Quel Paese”, in quanto paese innominabile, “il Paese che non si nomina”, perché solo a nominarlo sarebbe stato o sarebbe ancora foriero di jella. Il racconto per probabilmente immaginario amplificato dalla fantasia e dalla tradizione, deriverebbe da un fantomatico episodio accaduto in quel di Matera agli inizi degli anni ’50 quando un notabile del posto avrebbe detto o proferito la seguente frase: “se non è vero quel che dico dovrebbe cadere il lampadario…” Come d’incanto il lampadario cadde.
Certo è che a Colobraro, come in tutto il sud Italia, si praticassero riti magici adopera di masciare e fattucchiere, già dal secolo precedente.LA Magia è legata a rituali magici rozzi e antichi, prevalentemente affascini e jettature, praticati da masciare e fattucchiere, di cui racconta con dovizie di particolari l’antropologo Ernesto De Martino, segnatamente nei suoi test “Sud e Magia” è Magia in Lucania”; di certo la Magia e il magismo sono da sempre tematiche antropologiche importanti per Colobraro. Lapiù tipica pratica magica è l’affascin (la fascinazione).
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L’affascino sarebbe provocato dall’invidia, ma potrebbe semplicemente scaturire dalla mera ammirazione per un’altra persona, con la quale si sono avuti dei contatti. Esso si propagherebbe attraverso un semplice sguardo, a volte intenso o truce o di sola compiacenza o ammirazione. Questo sguardo, affascin, porterebbe la persona che ne è destinataria ad avere dei sintomi particolari tipici per l’appunto dell’affascino: un senso di stanchezza e spossatezza, crescenti mal di testa (il cerchio alla testa) e un costante ed incontrollabile sbadiglio. Per liberarsi da questi sintomi, la persona in questione si rivolgevano a coloro i quali conoscevano il famoso “carmo”, cioè il rito per togliere l’affascin: le masciare o fattucchiere. Insomma un appuntamento da non perdere come, con soddisfazione, sottolinea il sindaco Andrea Bernardo: “un incontro tra storia, leggenda un buono offerta turistica culturale per conoscere le meraviglie di questo incantevole luogo che è appunto Colobraro”.