Setaro: “L’obiettivo dare ai consumatori finali il miglior attestato di qualità”
La patata di montagna di Muro Lucano, è un tubero naturale e di qualità, (Denominazione Comunale di Origine dal 2013) contraddistinto e apprezzato per le ottime caratteristiche culinarie, grazie all’elevato contenuto di sostanza secca e per le particolari caratteristiche organolettiche. Qualche giorno il comune di Muro Lucano ha consegnato il primo certificato di marchio D.e.C.O. all’Azienda Agricola Zarriello, per la qualità della produzione. Dopo il monitoraggio da parte della Commissione comunale il percorso della denominazione Comunale è diventata realtà con il prodotto ‘pilota’ a marchio territoriale con la deliberazione di giunta numero 141 del 29.11.2021. Soddisfazione da parte del sindaco Giovani Setaro: “con il marchio De.C.O. chiudiamo il cerchio della filiera, dalla materia prima d’eccellenza, che nasce dalla nostra terra secondo i canoni e i criteri di qualità fissati e validati dal disciplinare dedicato, fino ad arrivare al marchio”. Un marchio utile per comunicare meglio e con efficacia la qualità del prodotto murese: l’obiettivo è quello di dare ai consumatori finali il miglior attestato di qualità e la voglia di scoprirne non solo il gusto, ma anche il territorio che lo ha prodotto”.
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Un momento di arrivo ma anche di partenza di un percorso di conoscenza del territorio: “punto di arrivo di un percorso che ha visto coinvolti diversi soggetti, primi tra tutti la Pro Loco murese, la Commissione che esamina le domande ed in particolar modo il dottore Donato Mangone che ringrazio, ma è soprattutto punto di inizio di una fase nuova che intende legare sempre più i prodotti al territorio, alla sua identità e alla tradizione”. Un prodotto, la patata di Muro Lucano, che le pagine di storia raccontano “cavata” dai contadini da molto più tempo e da sempre mangiata sotto forma di fucun e lucignl. Acqua e terra per la patata di montagna, acqua che modella le grotte dei Vuccul, acqua protagonista del sito di archeologia industriale di grande interesse storico, la centrale idroelettrica voluta dallo statista ed economista lucano Francesco Saverio Nitti nel 1920.