Nel panorama dei giochi ci sono molteplici realtà che sono più diffusi e popolari di altri
Per quanto la tecnologia possa andare avanti e offrire esperienze ludiche all’ultimo grido, con tanto di realtà virtuale e metaverso, i classici di una volta mantengono sempre il loro fascino. Se si deve improvvisare un passatempo, la soluzione più immediata viene individuata nei giochi di carte. Con un
singolo mazzo di carte francesi o regionali è possibile organizzare infatti svariate partite a molteplici giochi, che oggi godono anche di una controparte virtuale insieme a tutte le altre attrazioni da sala, come si può vedere con i tavoli di roulette online . Va da sé che alcuni giochi sono più diffusi e popolari di altri. Non sempre, comunque, è previsto un tutti contro tutti.
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I giochi più basilari, di quelli che vengono praticati già da bambini, rispondono ai nomi di asso pigliatutto e rubamazzetto: una variante elementare della scopa, che si mette in atto soprattutto con le carte napoletane. Quando si possiede una carta di pari valore di una di quelle presenti sul tavolo, è possibile prelevarla per incrementare il proprio punteggio. La scopa, nella fattispecie, assegna punti anche attraverso le combinazioni di 7 (primiera) e con il 7 d’oro. Ogni volta che con una sola carta si ripulisce il tavolo raccogliendo tutte le carte rimaste, si effettua una scopa ottenendo un punto. Se si pensa alle carte francesi, invece, la mente vola facilmente al poker, inventato un secolo fa dai marinai che ingannavano le attese durante i viaggi navali proprio con le carte. Si tratta di un gioco che si basa sulle combinazioni: coppia, scala reale, full, colore e via dicendo. Il poker ha attecchito soprattutto in America, proprio come il blackjack, in origine “21”. Il blackjack si distingue dai soliti giochi di carte perché i partecipanti non gareggiano tra loro e devono provare a battere a turno il mazziere. Ogni giocatore riceve
inizialmente un paio di carte e può scegliere se averne ancora altre nel tentativo di avvicinarsi a quota 21 punti. Si tira una carta alla volta, ma il banco non può più servirsi una volta che ha raggiunto i 17 punti. Anche con le carte regionali italiane è previsto un gioco simile: il 7 e mezzo, che presenta però alcune
regole diverse.
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Il meno chiacchierato e forse conosciuto tra i principali giochi di carte è infine il baccarat, che sarebbe stato inventato a Macao nel XV secolo e arrivato a noi attraverso la Francia. Un gioco molto più complesso degli altri, anche per il calciolo dei punteggi. I partecipanti ricevono 2 carte coperte, ma solo in alcuni casi possono richiederne di aggiuntive. Quando si sommano i valori delle carte è necessario escludere la decina del totale per ottenere il punteggio definitivo di ogni giocatore. A prima vista i giochi di carte potrebbero essere visti come attività di nicchia, ma in realtà attirano molti più appassionati di quanti si potrebbe pensare, anche tra gli sportivi. Non mancano calciatori famosi che sbancano ai tornei di poker, ma le cronache ci parlano spesso e volentieri anche di attori famosi pizzicati ai tavoli di blackjack. La tradizione, comunque, vuole sempre la sua parte. Difficilmente, quindi, vedremo nascere in futuro nuovi giochi di carte.