Tra il tartufo bianco di Carbone e lo Scorzone di Marsicovetere mostre e sagre del prodotto lucano
L’associazione nazionale “Città del Tartufo” ha promosso l’iniziativa “In viaggio nelle regioni italiane” alla ricerca di luoghi dov’è presente quello che da tempo risulta essere un prodotto di eccellenza: il tartufo. Ogni specie matura in un determinato periodo dell’anno: in autunno si trova il tartufo bianco; in inverno il tartufo nero e il brumale; in inverno e in primavera il tartufo marzuolo; in estate e in autunno il tartufo scorzone e l’uncinato.
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L’iniziativa interessa anche la Basilicata, regione dove sono presenti numerose specie: il nero liscio, il bianco pregiato, il nero di Bagnoli, quello uncinato e il brumale, bianchetto o marzuolo, lo Scorzone, tutti accomunati dal fatto di essere unici dal punto di vista qualitativo. Definito, da molti, il “diamante della cucina”, è prezioso e popoloso dal Pollino alle Dolomiti lucane fin verso il monte Paratiello (Muro Lucano). La Basilicata, offre di gran lunga due tipi di tartufi: quello bianco pregiato e il bianchetto, che crescono spontaneamente in corrispondenza delle radici di questi alberi.
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Un prodotto, interessato, in tempi passati, anche da approfonditi studi che hanno appurato come alcuni esemplari di Tuber magnatum (tartufo bianco pregiato) presentano alleli tipici di alcune regioni meridionali, inoltre la frequenza di tali alleli raggiunge valori pari al 100 per cento solo nei tartufi della Basilicata, differenziandoli da tutti gli altri esemplari provenienti da altre regioni. Il Borgo di Carbone, in provincia di Potenza è quello dove dal 31 ottobre al 1 novembre di ogni anno viene presentata la Mostra mercato del tartufo bianco che va sotto la denominazione di “Tartufo bianco del Serrapotamo di Carbone”. Nella Val d’Agri, nella zona del monte Volturino si trova un’altra specialità definita” Scorzone” presentata ogni 14 agosto nel borgo di Marsicovetere. L’edizione 2022, la XXVII sagra è da sempre abbinata ai vini locali: un percorso che si snoda attraverso gli angoli più remoti e caratteristici del paese, un tuffo a mille metri d’altezza tra sapori, tradizioni e storia locale. Nella splendida cornice del centro storico dove si potranno gustare i piatti tipici della cucina con il tartufo estivo definito” Scorzone”.