Inchiesta della Dda di Potenza: sul posto stanno operando Genio militare, Vigili del Fuoco e Carabinieri Forestali
A seguito di nuovi elementi emersi nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Potenza su un presunto interramento di fusti contenenti sostanze tossiche, la stessa procura antimafia ha disposto gli scavi in un’area che si trova in località Parata a Garaguso in provincia di Matera. Sono a lavoro da ieri sul posto personale del Genio militare, Carabinieri forestali e Vigili del Fuoco che stanno operando su un’area, già sottoposta a sequestro, su cui si trova una cava di argilla dismessa.
{module title=”bannerInArticleGoogle”}
Già in passato, in seguito alle dichiarazioni di un boss della ‘ndrangheta, collaboratore di giustizia, il territorio era finito all’attenzione dei magistrati alla ricerca di fusti contenenti sostante tossiche. Stando a quello che si apprende sarebbero emersi nuovi elementi che hanno portato la Dda a disporre nuovi scavi. Il Comune di Garaguso questa mattina con ordinanza ha interdetto al transito la zona.
Sulla questione è intervenuto anche Don Marcello Cozzi, Presidente Ce.St.Ri.M. “Non potrò mai dimenticare le tante chiacchierate estive con Nicola Maria Pace, ex Procuratore Capo della Repubblica di Matera. Le vacanze a Filiano erano per lui un appuntamento fisso e così il nostro colloquio nella sua tavernetta era diventato ormai una consuetudine che si ripeteva puntualmente ogni anno. Ci confrontavamo, io imparavo da lui, e lui mi incoraggiava. Un giorno gli dissi dei colloqui che da un po’ di tempo intrattenevo con Francesco Fonti, detto Ciccillo, ex boss della ‘ndrangheta e collaboratore di giustizia, e delle perplessità che la magistratura ha sempre avuto sulle sue dichiarazioni soprattutto riguardo alle cosiddette “navi a perdere”. Ricordo che ad un certo punto Pace mi fermò e mi disse: “possono dire quello che vogliono, ma su quello che a me interessa è attendibile”.
{module title=”bannerInArticleGoogle”}
Mesi prima, in uno dei nostri tanti colloqui, Fonti mi aveva raccontato di quella volta che era stato portato in provincia di Matera a fare un sopralluogo in uno dei siti da lui indicati come luoghi dove sarebbero stati sotterrati rifiuti tossici, e mi diceva perplesso del mancato ritrovamento. Non mi meraviglia affatto la notizia che l’autorità giudiziaria sia ritornata a scavare in Basilicata alla ricerca di quei veleni; anzi alla luce di questa notizia, fra le tante cose ascoltate in quei lunghi colloqui con chi i veleni li ha cercati una vita intera e chi invece li ha sotterrati, mi vengono in mente le parole del Procuratore Pace: “ricordati Marcello, quando si parla di rifiuti non si parla solo di ‘ndrangheta ma di tanti altri poteri messi insieme, e tuttavia – conclude Don Marcello Cozzi – i rifiuti li trovi solo se li cerchi”.