“La Terra mi tiene”. Un’idea culturale e musicale di Pietro Cirillo, cantautore e musicista di Tricarico, in provincia di Matera, per rivolgersi a tutti, dai giovani e meno giovani, alle scuole, ai teatri, alle piazze, ai vicoli, ai centri culturali a respiri sociali nascosti alle comunità lucane nel suo genere. Dentro c’è tutto Rocco Scotellaro scrittore, poeta e sindaco di Tricarico a soli 23 anni, il più giovane dell’epoca. Quest’anno ricorre il centenario della sua nascita (19 aprile 1923) ed è per questo Pietro Cirillo, il noto artista lucano ha pensato bene di realizzare un progetto attribuendole il nome di una poesia di Rocco Scotellaro, “La terra mi tiene”(sradicarmi? La terra mi tiene e la tempesta se viene mi trova pronto.):
Quando lessi per la prima volta la sua poesia “la Terra mi tiene.” fui folgorato dalla potenza delle sue parole; come il suono di un tamburo entrarono prorompente nel mio animo e rimasero lì per sempre. La sua poesia come un tatuaggio indelebile nella mente e nell’animo in grado di far volare chi ali non ha.
Un viaggio con un gruppo musicale e una voce narrante per ricordare a anche ai lucani, l’impegno culturale e letterario di un importante mente lucana.
Il mio spettacolo è un viaggio semplice in terra di Lucania tra i versi di Scotellaro e la mia musica, immagini inedite sulla vita del Poeta, ospiti e musicisti che da anni mi accompagnano magistralmente in questo meraviglioso viaggio.
Per intenderci la poesia di Scotellaro verrà raccontata con un tono diverso,musicale che riesce ad attrarre chi sente e maneggia poco il respiro di rime e versi. È così?
“Proprio così. Del resto conScotellaro significa prepararsi a conoscere fino in fondo la nostra terra, la sua poesia è un inno alla nostra terra e alla sua gente, una cartolina di un viaggiatore pieno d’amore. Non è mai una visione stanca e stereotipata della Lucania, ma più che mai vitale e lottatrice”.
Un evento da non perdere, poesie, musica, riscatto, speranza e appartenenza accompagnato da Rocco Scotellaro per ricordare e non dimenticare
Con lui in una Lucania che forse dovremmo reinventare, riscoprire e ascoltare come lo zirlìo dei grilli, sentire la voce del grano, danzare nel vento che ci fascia e accarezza le foglie degli alberi.Per tutti noi rappresenta l’interprete più sensibile dei nostri secolari patimenti, lotte e speranze.“Era uno degli altri!”
Spettacoli che culmineranno con un album sullo scrittore di Tricarico. Per adesso c’è un primo bravo inciso che si chiama “A Rocco” a cui faranno seguito altri con titoli diversi. Pietro Cirillo e Rocco Scotellaro un duo originale tra passato e presente, tra un verso è una nota, tra uno scritto e un respiro, tra una goccia di inchiostro e il suono forte, verace con cui si vuole richiamare tutti a ricordare, resistere e incoraggiare i giovani a rimanere e non partire. Rocco Scotellaro morì di Sud probabilmente fra cento anni dovremo raccontare della stessa sorte anche per Pietro Cirillo.