Lo Studio d’Arte è quello di Francesca Cascione. Tempo fa ha ritratto una donna eccezionale quella della Pacchiana lucana storico simbolo dell’etichetta dell’Amaro Lucano.La Pacchiana viveva a Terravecchia, il quartiere più antico di Pisticci, le pagine di storia raccontano di una ragazza appartenente alla famiglia D’Avenia e che fra le donne era considerata la più bella. Era il 1894, quando il pasticcere Pasquale Vena dava vita a un liquore destinato ad una gran fortuna facendo disegnare sulle storiche bottiglie lei l’icona della bellezza e dell’eleganza lucana senza tempo, con la sua immortale “suttanin”, la sottogonna, “u ‘snal”, il grembiule, a “u scipp”, il seducente corpetto ricamato con un filo d’oro.Carteggiando con amore e tanta pazienza, portando avanti la tradizione della cartapesta materana, la pacchiana lucana è diventata una statuetta in terracotta, plasmata dalle “magiche” mani, dell’artista materana. La pacchianella lucana la dea popolana custode di segreti e di magia immortali, simbolo di un preciso identità ma anche memoria storica. Quali delle due è stata prevalente nella realizzazione di questa piccola opera d’arte?
“L’idea di valorizzare la cultura e la storia della mia meravigliosa terra e allo stesso tempo mi ha sempre affascinata questa figura, tanto che sin da bambina fantasticavo su quale potesse essere la sua storia”
La Pacchiana, icona del famoso Amaro Lucano, da tutti definita con il fascino della grande Sofia Loren, ha i suoi occhi rivolti altrove come se nascondesse un segreto, un segreto nascosto nella terra e nelle piante. La Tuaporta un segreto oppure vuole essere una fata che cerca di proteggere e guidare gli essere umani nella vita?
“La mia vuole essere una figura familiare, in grado di rendere ogni lucano orgoglioso delle proprie origini e far sentire un po’ a casa i lucani che non vivono più nella loro terra, ma vi hanno lasciato il cuore”.
Dopo la Pacchianella, cosa dobbiamo aspettarci da Francesca Cascione di bello e interessante per la nostra Lucania?
“Ho realizzato un’altra figura a me molto cara, il monacello, sia in cartapesta che in terracotta, gli angeli in cartapesta, con la tradizionale tecnica materana, i tipici cucù con svariate e originali decorazioni. Fuori dal mio studio c’è B’rnett, una simpatica nonna affacciata alla finestra, la classica “webcam “del passato, che strappa un sorriso alle centinaia di passanti. Prevedo di realizzare altre figure ispirate alla cultura e alla tradizione della Lucania, la nostra affascinante terra offre infiniti spunti”.
Una eccellenza della nostra regione che ha soltanto un’idea ben precisa :trasferire nel futuro ricordi ed immagini della storia e tradizione della nostra bella terra. Andate a trovarla nel cuore dei Sassi in via Buozzi numero 3, ascolterete soltanto respiri lucani.