Per il quadriennio 2023-2026 il nuovo Presidente dell’Ordine degli avvocati di Potenza è l’avvocato Francesco Bonito Oliva. Mille e trecento trentuno iscritti composti da seicento novanta cinque avvocati maschi e seicento trentasei donne. Nel 2020 il numero complessivo è stato di 1328. Il nuovo presidente specializzato in Diritto amministrativo ed in Diritto del lavoro, un curriculum di grande valore professionale, propone piccole e importanti riforme, programmare iniziative di cultura giuridica, ma soprattutto creare un chiaro e forte clima di condivisione e collaborazione con gli iscritti per discutere dei grandi temi dell’attualità giuridica e giurisdizionale.
Presidente Bonito Oliva sperava nella sua elezione?
Sì, ci speravo. Si partecipa sempre ad una competizione elettorale sperando di avere successo.Ho avuto un lungo percorso nelle istituzioni forensi: sono stato consigliere dell’ordine per due consiliature. Poi, nel 2015, sono stato eletto al Consiglio Distrettuale di Disciplina. Nel 2019 sono stato rieletto al Consiglio dell’Ordine e durante l’ultima consiliatura ho maturato la decisione, condivisa con tanti Colleghi, di concorrere per la Presidenza.Considero la mia nomina un grande onore e una grande responsabilità.
La sua Presidenza propone una prevalenza dirosa: donne elette nel consiglio ben 7 su 15. Raggiunta la quasi parità nella composizione delle assise. Una soddisfazione importante?
Per la verità, una delle Colleghe elette si è dimessa prima dell’insediamento ed è subentrato il primo dei non eletti, che è un uomo.In ogni caso, la presenza femminile rimane numericamente cospicua e molto qualificata. Il vice presidente del Consiglio dell’Ordine è una Collega. Credo che la presenza delle donne negli organi rappresentativi forensi sia divenuto un fatto ordinario e, in questo senso, non ne sono in alcun modo stupito. Le faccio notare che il Presidente del Consiglio Nazionale Forense è una Collega.
La sua presidenza, a dire dei suoi sostenitori e non solo, sarà un percorso di cambiamento culturale non solo sulle pari opportunità ma anche sul pensare e l’agire. Qual è il primo atto che intende mettere sul tavolo?
La domanda mi lusinga e mi imbarazza. Non so se la mia presidenza sarà un percorso di cambiamento. Ognuno di noi spera di incidere sui fenomeni che lo coinvolgono, credo che sia normale.Per parte mia, spero di agire per garantire la giusta dignità all’Avvocatura che, negli ultimi anni, non sempre è stata salvaguardata. Non mi riferisco al livello locale, ma alla situazione nazionale.Le cause sono molte e qualcuna è anche addebitabile a noi avvocati.
Lo scorso 28 gennaio presso la Corte d’Appello di Potenza vi è stata l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Come ben sa il quadro della giustizia nella nostra regione non è privo di criticità. Nei vari interventi è emerso un aumento dei procedimenti pendenti ma in lieve calo la durata media che è passata dai 180 giorni del 2021 ai 174 dello scorso anno. In aumento i reati contro la pubblica amministrazione (+13,6%), quelli contro il patrimonio (+25%) e, soprattutto, quelli informatici (+112,16%) e tributari (+112,5%). Un dato rilevante messo in luce quello dei reati commessi dai minorenni in sensibile aumento. Diminuiscono invece gli omicidi. Che idea si è fatta snocciolando questi numeri?
I numeri confermano, in primo luogo, il principale problema della giustizia italiana, vale a dire l’eccessiva durata dei processi.Non ho particolari competenze (tra l’altro, non mi occupo della materia penale) per giudicare i numeri relativi ai reati.Mi pare che i numeri non destino un particolare allarme sociale. Probabilmente, i numeri in aumento di determinati reati (quali quelli tributari, informatici, contro la pubblica amministrazione, ecc.) sono il frutto di una maggiore capacità, rispetto al passato, di farli emergere.
Il tema attuale è quello delle intercettazioni. Su questo ci sono critiche a l’attuale Ministro della Giustizia Nordio. Questo strumento resta ancora importante però per molti va legiferato meglio. Come, secondo Lei?
È una materia sulla quale non ho alcuna specifica competenza.Ritengo che non si possano giudicare fenomeni tecnicamente complessi che non si conoscono a fondo.
Alla fine del suo mandato potrà ritenersi soddisfatto se sarà riuscito a fare ……cosa?
Sarò soddisfatto se riuscirò a dedicare ad ogni questione la dovuta attenzione.