Inaugurato l’annogiudiziario della giustizia amministrativa di Basilicata. L’occasione è stata quella di presentare i bilanci dell’ultimo anno che il Presidente del Tar di Basilicata Fabio Donadono a ben esplicitato durante la cerimoni di apertura. Aumentano i ricorsi depositati, ma viene smaltito quasi tutto l’arretrato.Nel 2022 sono stati 757 i ricorsi definitivi decisi dal Tar di Basilicata, 620 le sentenze, 150 le ordinane cautelari per un totale di 1.169 i provvedimenti emessi. Dei 635 ricorsi introitati nel 2022, 308 di questi, il 48.50 %, sono stati definiti nello stesso anno di deposito. Al 31dicembre del 2022, erano 388 i ricorsi ancora pendenti, 344 depositati soltanto nell’ultimo anno. In termini di numeri i ricorsi presentati nel 2022 sono stati più il 7 per cento rispetto al 2021, un dato molto alto rispetto ai dati del 2015. Diminuiscono le istanze cautelari e rispetto alle materie risulta in flessione il contenzioso riguardante gli appalti. Cresce il numero dei ricorsi sui diritti fondamentali: ambiente e lentezza della Pubblica amministrazione. Del totale dei ricorsi depositati 56 di questi vertono su contenziosi che hanno ad oggetto materia ambientale, 33 i beni paesaggistici, 32 il settore dell’edilizia. Un dato ancora significativo il dato degli appelli fatti avverso sentenze del Tribunale Amministrativo di Basilicata: solo il sette percento delle sentenze appellate avanti al Consigli di Stato ha subito una riforma, dato che diminuisce ancora con riferimento alle ordinanze cautelari, modificate nel solo due per cento dei casi.Tutto sommato un dato positivo che si somma a quello che continua ad essere negativo: la carenza di personale. Mancano due magistrati su un totale di sei, una carenza di sotto organico che riguarda per oltre il 30 per cento quello anche del personale amministrativo. “Per fare un paragone calcistico – ha sentenziato Fabio Donadono, Presidente del Tar di Basilicata- siamo una squadra che gioca in dieci”.
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