Per le elezioni amministrative con rinnovi di diversi Comuni è ufficiale la data: si voterà domenica 14 e lunedì 15 maggio per il primo turno, con il ballottaggio, dove previsto e dove necessario fissato per domenica 28 e lunedì 29 maggio. La novità rispetto agli anni precedenti, quelli dell’emergenza sanitaria, per intenderci è il ritorno al voto in Primavera e non sul finire dell’estate ma anche l’ampliamento a due giorni per l’esercizio del diritto di voto. Il voto in Basilicata interesserà ben 14 comuni lucani, 12 nel Potentino e 2 nel Materano per rinnovare consigli e sindaci. Il più grande è Lavello con 13mila residenti, poi Pignola, Genzano di Lucania, Muro Lucano, Atella, Vaglio Basilicata, Forenza, Ripacandida, Ruvo del Monte, Pietrapertosa e Sasso di Castalda. Si vota anche a Lagonegro la cui prima cittadina Maria Di Lascio, nello scorso ottobre, si dimise dopo il suo coinvolgimento nell’inchiesta sulla sanità, Tricarico, commissariato l’estate scorsa dopo le dimissioni della maggioranza dei consiglieri e Scanzano Jonico con 7mila, commissariato dopo la mancata proclamazione di Mario Altieri, eletto a novembre 2021, ma giudicato poi incandidabile. Un comune che negli ultimi anni ha dovuto sopportare diversi commissari con diverse gestioni che si sono rivelate di sola ordinarietà nell’amministrazione. Vale la pena ricordare che dal 1993.periodo di entrata in vigore la legge numero 81 che disciplina l’elezione del sindaco, del presidente della provincia, dei consigli comunali e provinciali, identificata come la norma che introdusse l’elezione diretta del sindaco da parte dei cittadini sono stati ben quattro i sindaci che si sono alternati in piazza della Rinascenza: Antonio Gallitelli, per la Democrazia Cristiana nel 1993, Mario Altieri con due mandati, 1997, 2001 e il mancato terzo nel 2021, Salvatore Iacobellis, nel 2006 e 2011, infine Raffaello Carmelo Ripoli nel 2016 su cui ancora vice un appendice giudiziaria frutto dell’appello del Ministero sulla candidabilità dichiarata dal Tribunale di Matera.
Proprio quest’ultimo ha da tempo dichiarato che:
“Sicuramente, non mi candiderò alle prossime elezioni. Ciò non toglie che possa almeno coltivare il desiderio che, per il bene del paese, possa partecipare a trovare la migliore soluzione per restituire la città ai propri cittadini con la migliore amministrazione possibile”. D’altronde la passione politica non me la potrà togliere mai nessuno, altrimenti vivremmo in dittatura e non in uno stato di diritto”.
Alla fine cosa veramente è necessario per un comune importante come Scanzano Jonico?
“Un patto di pace sociale. Un accordo tra forze e persone sane del paese, che al di là di ogni comprensibile diversa idea, si coaguli intorno alle cose essenziali da fare per i cittadini scanzanesi. Cittadini che negli ultimi anni hanno sofferto una gestione commissariale che ha dato poco alla comunità. Uno scatto in avanti vero e concreto. Insomma persone perbene, un progetto comune e tanta passione e amore per questa nostra terra che merita”.