Sabato 25 marzo 2023 in occasione dei 110 anni dalla nascita di Dinu Adamesteanu la Direzione Regionale Musei della Basilicata ha organizzato un evento in suo ricordo, che vede coinvolti i Musei di Metaponto, Policoro e Potenza, territori della nostra Regione dove l’opera di Adamesteanu si è distinta particolarmente. Allo studioso rumeno, primo soprintendente archeologo lucano, infatti, è intitolato il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata con sede a Potenza, presso Palazzo Loffredo. L’evento cade nelle giornate di primavera del FAI, pertanto la mattina dalle 9:00 alle 13:00 saranno effettuate visite guidate presso il parco archeologico di Eraclea, da parte degli studenti dell’istituto “E. Fermi” di Policoro, e delle Tavole Palatine a Metaponto, da parte degli studenti dell’istituto superiore di Bernalda e Ferrandina. A Potenza, nel pomeriggio, dalle 17:00 alle 18:30, delegazioni di alunni del liceo classico “Q. Orazio Flacco” e dell’Istituto superiore “Da Vinci-Nitti” accoglieranno e accompagneranno nel Museo i convenuti. Tra le 18:00 e le 19:30 si terrà una conferenza in collegamento da remoto tra il Museo Nazionale di Policoro e quello di Potenza, con un collegamento dai depositi del Museo di Metaponto, chiuso per lavori di riallestimento. Dalle 20:00 alle 22:00 l’evento si concluderà con il concerto “Jazz at the Museum” presso la sala del cortile del Museo di Potenza, in collaborazione con il dipartimento di jazz del Conservatorio “Gesualdo da Venosa” di Potenza.
Chi è Dinu Adamesteanu:
Dinu Adameșteanu (Toporu, 25 marzo 1913 – Policoro, 21 gennaio 2004) è stato un archeologo rumeno naturalizzato italiano, pioniere e promotore dell’applicazione delle tecniche di aerofotografia e prospezione aerea nella ricerca e ricognizione archeologica. Dal 1958 al 1964, fu direttore della Aerofototeca del Ministero della Pubblica Istruzione; fu professore, all’Università di Lecce, di Etruscologia e antichità italiche, di topografia dell’Italia antica oltre che direttore dell’Istituto di Archeologia, del Dipartimento di Scienze dell’Antichità, e della Scuola di specializzazione in Archeologia classica e medievale presso la medesima università. Come funzionario statale, al vertice delle Soprintendenze di Basilicata e Puglia, si distinse per la tutela dalle aggressioni ai territori di interesse archeologico e per la creazione e lo sviluppo di una qualificata rete di musei, di rango nazionale, per promuovere una politica che vedesse l’esposizione dei ritrovamenti archeologici nei pressi dei siti archeologici originari.
Trasferitosi dalla Romania in Italia nel 1939, divenne membro (1940-1942) e quindi bibliotecario (1943-1946) dell’Accademia di Romania a Roma. A Roma si laurea con Gaetano De Sanctis, e stringe una lunga amicizia con il numismatico Attilio Stazio. Lo scoppio della seconda guerra mondiale e l’evoluzione politica del suo paese in quegli anni avranno pesanti ripercussioni sulla sua vicenda biografica. Con la perdita della cittadinanza rumena, il suo status si trasforma in quello di profugo apolide: risale a questi tempi il primo incontro con Mario Napoli, anch’egli futuro archeologo, conosciuto all’interno del campo profughi di Bagnoli.
Nel 1964 si spostò in Basilicata, con la nomina al vertice della appena creata Sovrintendenza archeologica della Basilicata: nel periodo trascorso a Potenza Adameșteanu si dedicò, direttamente o in qualità di promotore, agli scavi di Metaponto, Policoro, Matera, Melfi ed Heraclea. I risultati delle ricerche da lui volute nell’area costiera del Mar Ionio, condotte in collaborazione con un team internazionale di archeologi, sono pubblicati nel volume “La Basilicata Antica”. In seguito, nei pochi mesi tra la fine del 1977 e l’aprile 1978, conobbe una breve parentesi come Sovrintendente archeologico della Puglia, distinguendosi per la salvaguardia di alcuni siti archeologici messapici. Dal 1971 al 1983 fu docente all’Università di Lecce di Etruscologia e antichità italiche, e di topografia dell’Italia antica oltre che direttore dell’Istituto di Archeologia, del Dipartimento di Scienze dell’Antichità, e della Scuola di specializzazione in Archeologia classica e medievale presso la medesima università. Il 21 gennaio 2004, il professor Dinu Adameșteanu è morto nella sua casa di Policoro. Il 20 maggio del 2005 è stato inaugurato, e dedicato alla sua memoria, il Museo archeologico nazionale della Basilicata “Dinu Adameșteanu”, ubicato nel palazzo Loffredo di Potenza.
