In Basilicata persiste la carenza di medici, in particolare quelli di medicina generale. Al momento sono otto i comuni dove l’assenza si fa preoccupante: Monticchio, frazione di Rionero in Vulture, San Chirico Raparo, Pomarico, Calciano/ Oliveto Lucano, Tricarico, San Mauro Forte, Cirigliano/ Gorgoglione. Tutte nelle aree interne, e ben sei sono in provincia di Matera. Meno medici con una popolazione in età anziana bisognosa di attenzione e cure continue che nei prossimi cinque anni potrebbe vedere gli organici ridursi ancora. Secondo i dati delle Aziende Sanitarie lucane in Basilicata sono presenti al momento ben 435medici di famiglia in attività, ogni singolo di loro in media segue ben 1064 assistiti; oltre 64 in più del fabbisogno standard di un medico ogni mille pazienti che richiederebbe all’incirca 489 dottori nuovi. I dati sono ben precisati dall’Agenas , l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali riferiti al 2021. Ma il dato ancora rilevante è quello che emerge dai dati della Federazione dei medici di medicina generale in Basilicata (Fimmg): dal 2022 al 2028 ben 236 medici di medicina generale e 135 medici della ex guardia medica andranno in pensione. A questo va aggiunto che da oltre due anni due aziende sanitarie del territorio stanno facendo salti mortali per garantire il servizio di continuità assistenziale, spesso non riescono vedendosi costretti a dover accorpare nello stesso turno due presidi o ricorrere ai medici di medicina generale. Per la Federazione dei medici C’è la possibilità, secondo l’ultima legge finanziaria, per i medici di famiglia di restare in servizio fino a 72 anni per tamponare la carenza del momento. Il dato su cui riflettere ancora è quello della nuova facoltà di Medicina appena istituita in Basilicata dove soltanto fra dieci anni potrà sfornare personale medico che diventerà operativo se le condizioni contrattuali saranno favorevoli rispetto al Nord. Questo su cui si dibatte poco. Ma la sanità lucana non riguarda soltanto i medici di famiglia: mancano anestesisti, cardiologi, psichiatri, ginecologi, radiologi, nefrologi. Insomma la Basilicata in questo momento ha bisogno di più risorse e un servizio sanitario che risponde ai bisogni di salute della popolazione, ma necessita di coprire di presenze mediche quelle attuali e future assenze che con il passare del tempo si fanno sentire tra i tanti assistiti.
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