Ieri sera, nel corso di una solenne celebrazione presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Vincenzo Orofino nella chiesa di “San Francesco di Assisi” in Senise, l’intera Diocesi di Tursi-Lagonegro ha gioito per l’ordinazione presbiterale del giovane Don Simone Arnesano.
La messa di ordinazione è stata concelebrata da circa quaranta sacerdoti, mentre nella chiesa gremita di fedeli erano presenti il sindaco di Senise Giuseppe Castronuovo, il sindaco di Chiaromonte Valentina Viola e tra le autorità militari, il capitano Luca Gasparri.
Il giovane sacerdote ventisettenne, originario di Senise, si avvicina alla fede all’età di 7 anni grazie a Don Mario La Colla che intravede in lui i primi segni della vocazione e lo invita a partecipare a un campo scuola vocazionale. Successivamente, intraprende nel 2016 il cammino di formazione al sacerdozio presso il Seminario Maggiore Interdiocesano di Basilicata “San Giovanni Paolo II” conseguendo il titolo di baccellierato in Teologia a giugno 2022. Ordinato Diacono il 4 luglio 2022 a Tursi, svolge il servizio pastorale nelle comunità parrocchiali, seguendo l’ordine cronologico, di San Giorgio Lucano, per brevissimo tempo di Nova Siri, e di Chiaromonte con Don Giuseppe Addolorato. Infine, intraprende il percorso di studi in psicologia dello sviluppo e dell’educazione presso la Pontificia Università Salesiana a Roma offrendo il suo ministero per la parrocchia di Santa Gemma Galgani in Roma fino a ieri, quando è stato ordinato presbitero.
“Siamo un solo popolo, – ha esordito Sua Eccellenza, prima del Confiteor, in un’atmosfera di raccoglimento – una sola comunità, e facciamo festa perché un nostro figlio oggi dice definitivamente sì al Signore. Caro Simone, qualsiasi ripensamento si chiama tradimento ed è importante la fedeltà, è importante la sequela, è importante anche avere un cuore colmo di gratitudine per tutte le meraviglie che il Signore compie nella nostra vita e noi diciamo grazie al Signore per le meraviglie che compie in mezzo a noi anche attraverso te e la tua famiglia.”
Dopo la proclamazione del Vangelo è iniziato il rito dell’ordinazione sacerdotale.
“Caro Simone devi dire grazie al Signore per i doni che ti ha dato, ricordati che sei servo per amore e che il tuo ufficio è quello di amare sempre e tutti” ha detto il Vescovo durante l’omelia.
Così Don Simone, dopo la bellissima omelia del Vescovo, ha assunto l’impegno in Cristo per il presbiterato, mentre tutta la chiesa invocava l’intercessione dei Santi.
Momento centrale della liturgia è stata l’imposizione delle mani da parte del Vescovo e dei Presbiteri sul capo del candidato e la preghiera di ordinazione. Sono seguiti poi, i riti esplicativi con la vestizione degli abiti sacerdotali, l’unzione delle mani con il Sacro Crisma, la consegna del pane e del vino e l’abbraccio di pace.
Al termine della cerimonia il neo sacerdote, premettendo le frasi che lo hanno accompagnato durante il suo percorso, ha ringraziato i presenti e tutti coloro che lo hanno aiutato e hanno collaborato alla sua formazione, innanzitutto ringraziando Sua Eccellenza :
“Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso, è la frase che mi ha accompagnato in questo cammino verso il sacerdozio e che mi auguro possa accompagnarmi in tutto il mio ministero, essa rappresenta il cuore della vita cristiana. Questa frase, pronunciata da Cristo, ci chiede di vivere e di incarnare pienamente nella nostra vita la misericordia del Padre, essa è inserita nel brano del vangelo di Luca, dove ci viene chiesto di amare i nostri nemici, di fare del bene a coloro che ci odiano, di benedire coloro che ci maledicono, di pregare per coloro che ci maltrattano. Gioia, perdono e consolazione nella fatica, queste sono le tre parole che mi accompagnano dall’inizio del mio ministero guardando all’infinita misericordia che Dio ha avuto ed oggi ha nel donarmi il sacramento dell’ordine nel grado del sacerdozio, sapendo cari fratelli e sorelle che, come ricordava il Santo Padre Giovanni Paolo II, al di fuori della misericordia di Dio non c’è nessun’altra fonte di speranza per gli esseri umani. Proprio per questo sguardo privilegiato che il Padre misericordioso ha avuto nei miei confronti, permettendomi di giungere alla grande gioia del sacerdozio, concedetemi alcuni ringraziamenti. Ringrazio Lei Eccellenza perché in questi anni non ha mai smesso di farmi sentire l’amore misericordioso del padre nei miei confronti e mi ha sempre mostrato come questo cammino e ancor di più il ministero sacerdotale sia pieno solo se vissuto all’interno della grande famiglia della chiesa, le chiedo di accompagnarmi in questi primi passi del ministero con quella paternità e sapienza che mi ha sempre mostrato.”
Filomena Dattoli