Il campionato è arrivato alla fine. Un percorso difficile che si è animato soltanto nella seconda parte come prassi ormai vuole. Del resto, per molte squadre si parte per fare ricognizione e poi con il mercato invernale si aggiustano tante posizioni cercando di arrivare all’obiettivo finale: la salvezza per le squadre di media entità, play off per quelle con maggiore spirito finanziario e buona organizzazione dettata da una concreta programmazione. Poi ci sono quelle due o tre squadre che partono con l’obiettivo diretto del salto di categorie: avviene solitamente per quelle più blasonate o quelle che subiscono una retrocessione dalla cadetteria. Il Catanzaro con le sue cento due reti segnate, appena vent’uno subite, ha meritato ampiamente la cadetteria insieme con un allenatore di categoria superiore come Vincenzo Vivarini. Il salto diretto non è riuscito al Crotone per la non sempre costanza nei risultati che non sono migliorati neanche con l’esonero in corsa di Lerda e l’arrivo di Zauli. Cinquantasette goal segnati, 31 subiti non hanno aiutato ma in alcuni casi hanno abbassato la percentuale di morale del gruppo che non è apparso sempre compatto. Sicuramente anche il dato tattico cambiato in corsa ha fatto il resto. Il cambio in corsa, invece, è stato utile al Pescara che è riuscito a riprendersi il terzo posto con il ritorno a casa di Zeman. La vittoria al Curcio di Picerno ne ha confermato la posizione. Tra qualche settimana inizia la terza e ultima parte di questo campionato. Nei Play off ci sono, oltre al Crotone e Pescara, il ritrovato Foggia di Delio Rossi, l’Audace Cerignola di Pazienza, il sorprendente Picerno del battipagliese Emilio Longo, il Monopoli di Giacomo Ferrari, il Latina, la Juve Stabia e all’ultimo respiro il Potenza di mister Raffaele. Fuori il Taranto che aveva sperato a coronamento di una stagione piena di infortuni e squalificati. Gli Jonici avrebbero meritato ampiamente di essere ripagati del coraggio e della convinzione messa in campo con l’aiuto di Eziolino Capuano. Ma il problema vero del Taranto Calcio è probabilmente la società: ci crede poco aiutata da una carente organizzazione e programmazione. Ma Taranto merita ampiamente la serie B. I tifosi hanno fatto bene a disertare dalla prima a l’ultima giornata lo Iacovone. I tifosi non vanno presi in giro perché ci credono sempre e soprattutto pagano il biglietto. A Viviani finalmente una zolletta di zucchero buono è arrivato facendo digerire ai propri tifosi un’annata sempre in bilico. Alla fine, come recitava uno striscione della Curva Ovest: vince chi più crede. Gli uomini di Raffaele hanno sempre creduto nelle loro forze che nel finale di spettacolo ha portato un ottimo risultato quello dei play off che inizieranno con il derby tutto lucano in quel di Picerno. Al Curcio scenderà in campo una squadra che ha saputo dare grandi soddisfazioni ai propri tifosi con una buona programmazione e con scelte tecniche e tattiche ben azzeccate frutto di un allenatore che non ha chiacchiere da raccontare. Nell’almanacco del calcio alla voce Az Picerno si scriverà a chiare lettere: la storia abita anche in questo borgo lucano. La storia siamo noi. Impresa di due lucane meritevoli di grande onore alle rispettive società. Quando c’è passione, competenza, orgoglio per la propria terra tutto avviene con facilità. Il calcio può insegnare a chi dice, ma non ci vuole credere. Torna in serie D la Fidelis Andria. L’altra squadra uscirà dal verdetto Viterbese, Gelbison, Messina e Monterosi Tuscia che al Partenio ha strapazzato l’Avellino di Rastelli. Bruttissima stagione per i lupi. Pietro Iemmello ha vinto la classifica marcatori con 28 reti, ne avevamo detto 30: ci siamo andati vicino. Ottima stagione del potentino Salvatore Caturano, peccato per i rigori mancati. Il prossimo campionato avrà un seguito migliore, ne siamo convinti. Ancora una volta questo girone è stato movimentato, pieno di sorprese, fatti di qualche delusione, dove si sono visti a tratti tattiche anche innovative, dove giocare di attacco e fino alla fine dei tempi di gioco è l’arma per avere in tasca la sicura vittoria. Il Picerno ne è stato maestro. Crederci fino alla fine: il Potenza ha creduto di più alla fine del campionato. Onore e merito alle nostre lucane.
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