Tener viva la memoria di un periodo tra i più drammatici della nostra storia contribuendo in ampia misura a far conoscere e non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà che permisero la liberazione dell’Italia dall’oppressione nazi-fascista”. Ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un chiaro invito al ricordo di chi si sacrificò per la Liberazione del Paese, lodando l’impegno delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, ricevute al Quirinale. Oggi, 25 aprile, festa della Liberazione, il Capo dello Stato ha aperto la giornata di celebrazioni ufficiali all’Altare della patria, alle ore 9.00, dove ha deposto una corona d’alloro. A seguire la visita a Cuneo per onorare la memoria di Duccio Galimberti, capo partigiano assassinato dai fascisti a 38 anni. Con Mattarella al Vittoriano anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa e quello della Camera Lorenzo Fontana, la presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Al termine della cerimonia il presidente della Repubblica affiancato dal ministro della Difesa Crosetto, ha ricevuto nuovamente gli onori militari.
Per la premier, che ha scelto di inviare una lettera al Corriere della Sera, con alcune riflessioni sul 25 aprile e l’auspicio che sia “un momento di ritrovata concordia nazionale”, l’omaggio all’Altare della Patria è stato l’unico appuntamento ufficiale annunciato. Il presidente del Senato La Russa invece conferma la trasferta a Praga: qui, oltre a intervenire alla riunione dei presidenti dei Parlamenti dei Paesi membri dell’Unione europea, renderà omaggio al monumento dedicato a Jan Palach, eroe dell’opposizione al regime sovietico, per poi visitare il campo di concentramento nazista di Theresienstadt. A ricordare il 25 aprile è anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano che in un nota, rievocando il discorso che fece nel 2009 a Onna, afferma: “L’anniversario del 25 aprile 1945 è l’occasione per riflettere sul passato, ma anche per ragionare sul presente e sull’avvenire di questo nostro meraviglioso Paese. E dunque: Viva il 25 aprile, la festa della libertà, della pace e della democrazia. La festa di tutti gli italiani che amano la libertà e vogliono restare liberi!”.