Domenico Nardi parla emozionato della sua Castelgrande, un paese in provincia di Potenza, arroccato su una roccia dove la vita scorre tranquilla e dove si possono ammirare cieli stellati mozzafiato. E’ partito alla volta dell’Argentina con la sua famiglia nel 1959, con una valigia carica di speranza ma anche con l’amarezza di chi lascia un luogo del cuore per un futuro che si augura migliore. E’ la storia di un uomo che ha sempre desiderato ritornare nel suo paese di origine.
Di anni ne sono trascorsi tanti, i ricordi sono sempre più sbiaditi ma l’amore per la sua Terra è rimasto tale. Domenico arriva a Castelgrande con sua moglie Alicia Beatriz Calabro,il cui nonno è originario della Calabria e viene accolto con grande ospitalità dalla gente del posto.
A Castelgrande non ha molti parenti se non un cugino di sua madre oltre ad una zia che non c’è più. Girerà tra i vicoli, ammirerà seppur da lontano l’Osservatorio astronomico e la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, sotto la guida di Vitina Bologna, Assessore al Comune di Castelgrande.
Vitina ci racconta quanto fosse emozionato Domenico, aveva il ricordo di un balcone che ha ritrovato, esistedavvero!
“Tanti ritornano a Castelgrande -commenta Bologna-questo è un segnale importante di un legame che non si spezza mai con quel luogo che ci vede bambini nonostante la Vita conduca altrove”.
“Il turismo di ritorno è un fenomeno molto diffuso – dichiara Francesco Cianci, Sindaco di Castelgrande”. “Abbiamo partecipato a due importanti Progetti Ministeriali – prosegue Cianci-con l’obiettivo di organizzare già dal prossimo anno la venuta di un gruppo di connazionali dal Canada, così da ospitarli a Castelgrande mettendo a disposizione le case attualmente rimaste disabitate.
La riscoperta della propria italianità unita all’orgoglio delle proprie origini è un’occasione per far rivivere i nostri Paesi, per rivitalizzare intere aree attraverso scambi interculturali che rappresentano una risorsa per tutti”. Domenico ha apprezzato molto la cucina del posto, fatta di piatti della tradizione. Sono stati Mariagrazia Barile e Francesco Grande, attuali gestori del Ristorante “Mizar”, situato a Castelgrande, ad accoglierlo per primi, stupiti dalla sua affabilità e dal desiderio di conoscere ogni angolo del paese. “Ricordo di aver servito degli strascinati mollicati con peperone crusco, tipici della nostra Terra- commenta Mariagrazia, oltre a diverse altre pietanze tra cui salumi e formaggi”. “L’abbiamo accolto facendo in modo che si sentisse davvero a casa, era molto emozionato e ha apprezzato tanto i nostri piatti. Ricordo di averlo accompagnato anche in Chiesa- fa sapere Mariagrazia”. Domenico è apparso da subito affabile, parla bene italiano perché i suoi genitori hanno da sempre mantenuto e parlato il dialetto di Castelgrande.
E’ lui stesso a scusarsi se qualche parola non la ricorda ed è proprio sentirlo parlare che dimostra ancora una volta quanto sia intenso il legame con un posto che finalmente è riuscito a vedere dopo averlo sognato a lungo.
Domenico attualmente vive a Buenos Aires, ha quattro figli e cinque nipoti.
Diventerà presto nuovamente nonno e gli auguriamo tanta felicità con l’auspicio che un giorno possa tornare a Castelgrande con tutta la sua bella famiglia.
Gherarda Cerone