La tornata amministrativa del 14 e 15 maggio scorso nei 14 comuni della Basilicata probabilmente ha formulato nuove indicazioni politiche, in alcuni casi ha evidenziato forti conferme ma le sorprese non sono mancate. Inaspettato è stato il risultato arrivato dal comune di Lagonegro, che ha eletto a Sindaco, con oltre il 53 per cento dei consensi, il giovane Salvatore Falabella. Una vittoria ottenuta con entusiasmo voluta fortemente dall’intero gruppo PD del posto, spalleggiato dall’ex Governatore della Basilicata, Vito De Filippo, che ha lavorato minuziosamente per questa entusiasmante vittoria. Un risultato che è riuscito a mettere nell’angolo l’uscente sindaca Maria Di Lascio, che con la sua lista “Lagonegro riparte”, è rimasta ferma al 20,69 per cento. Un risultato “magro” vista la “presenza” del consigliere regionale, Francesco Piro. Per molti la sorpresa è stata la candidata Concetta Iannibelli con la sua lista “Lagonegro Libertà e Progresso” che non è riuscita ad andare oltre il 25,86 per cento di voti: eppure le premesse mostravano un passo diverso ed un pensiero nuovo di intendere la gestione amministrativa di un comune che ha alle spalle due gestioni commissariali. Chi vivrà vedrà. Ma adesso per il giovane Falabella si aprono cinque anni di impegno amministrativo concreto in cui si dovranno dare risposte certe a problemi che da molto tempo non riescono a trovare una netta e decisa soluzione.
Finalmente Scanzano Jonico ha un sindaco. Dopo le note vicende legate ad uno scioglimento anticipato e ad una ineligibilità, Pasquale Cariello, consigliere regionale, capogruppo per la Lega, potrà con il suo 51,4 per cento, indossare la fascia tricolore di primo cittadino senza problema alcuno. L’unico vero impegno far ripartire la sua comunità o come dice il suo logo elettorale, far rinascere un territorio fermo da anni dal punto di vista economico e sociale. Ci sarà molto da lavorare visto che il percorso appare tutto in salita. Ci sono delle promesse da mantenere. Non ha dato buoni frutti il “Patto civico per Scanzano” dell’avvocato Sgarrino, 23,5 per cento, né Felicetta Salerno, 25 per cento, con la lista “Siamo Scanzano Jonico”. La domanda sorge spontanea: Cariello si dimetterà dagli incarichi regionali per fare il sindaco a tempo pieno?
Una forte conferma è venuta dal comune di Genzano di Lucania, dove con oltre il 76 per cento dei consensi è stata riconfermata Viviana Cervellino. Va tenuto in conto che alle urne si è recato solo il 53 per cento dell’elettorato. Da valutare un dato: Rispetto al primo turno delle scorse elezioni, è aumentato di 1.534 voti lo scarto di voti tra i primi due candidati. Circostanza importante, ma non secondaria, è la conferma a Muro Lucano del pimpante sindaco Giovanni Setaro. Con il 50 per cento di consensi continuerà a lavorare per un comune che da tempo è in netta crescita non solo economica. A Lavello il nuovo sindaco eletto con il 45 per cento è Antonio Carretta. Rilevante, al dì là di tutto, la presenza di sole liste civiche, solo in alcuni casi sostenute dai partiti tradizionali. Questa pare un’importante indicazione politica rivolta alle prossime elezioni regionali. Per qualcuno può sembrare un elemento non decisivo, per altri una circostanza valutata su pochi comuni al voto, per chi ha una sensibilità diversa e un po’ di memoria capisce ancora una volta che i lucani si fidano degli uomini capaci e competenti e non della arronzata liquidità di partiti che si nutrono di passaggi trasversali, di persone poco adatte a intendere il senso vero di far politica. Inoltre, la percentuale di affluenza media, non oltre il 40 per cento, può indurre a pensare che essere di destra o sinistra, progressista o conservatore, per i lucani sembra essere un trucco insignificante che nasconde l’assoluta mancanza di alternative.