Marcello Pittella e la sua giunta sono stati assolti “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di falso ideologico e abuso d’ufficio, reati che sarebbero stati commessi nella nomina nel 2018 a Commissario dell’ospedale San Carlo di Potenza del dr. Rocco Maglietta.
“Oggi si chiude per me, per gli ex colleghi di giunta, Luca Braia, Castelgrande, Roberto Cifarelli, Franconi e Francesco Pietrantuono e per gli ex direttori generali Pafundi, Marsico e Maglietta una vicenda incresciosa e paradossale.” Commenta così la fine della vicenda giudiziaria lo stesso ex presidente della Giunta regionale di Basilicata.
“A mandarci sotto processo per abuso d’ufficio e falso ideologico per la nomina del dottor Maglietta a commissario del San Carlo, da noi effettuata perché in campo c’era la riorganizzazione del sistema sanitario regionale ed occorrevano figure di alta e provata qualità professionale, fu l’ex segretario generale della Cgil, Angelo Summa.
L’assoluzione del Tribunale di Potenza con formula piena perché il fatto non sussiste, arrivata a distanza di cinque anni, pone fine ad un fatto doloroso ed anche ad un atteggiamento parossistico di scontro politico che mai dovrebbe ricorrere alle aule dei tribunali, così come accaduto per noi. Nuoce alle singole persone, alla credibilità delle cariche rivestite pro tempore e soprattutto alla collettività.°
A commentare la vicenda è anche l’ex assessore della giunta Pittella Luca Braia. “Assolti con formula piena perché il fatto non sussiste: nessun abuso di ufficio, nessun falso ideologico. Abbiamo solo dovuto attendere pazienti e fiduciosi nella giustizia, per cinque anni, che si chiudesse, oggi, con questa sentenza la questione paradossale relativa alla nomina di Maglietta, a gennaio del 2018, come commissario del San Carlo. Infondate, quindi, le accuse nei confronti della precedente Giunta Regionale guidata dal Presidente Marcello Pittella e di noi assessori, Luca Braia, Flavia Franconi, Francesco Pietrantuono, Carmine Castelgrande e Roberto Cifarelli. Abbiamo agito, nel quadro della riorganizzazione del sistema sanitario regionale, solo adempiendo ai nostri compiti per non lasciare senza guida la sanità in generale e il San Carlo in particolare. Chi aveva strumentalizzato la storia per tanto tempo ora speriamo trovi la propria pace.”