Come si sa la finale di Champions League del 10 giugno scorso, tra Manchester City e Inter è finita a tinte britanniche, contro un’Inter tosta e determinata, ma con la vittoria di misura e sofferta dei ragazzi di mister Guardiola. Un attimo di gioia si è realizzata anche in Basilicata, nel borgo di Pietragalla, quando ad alzare la coppa dalle grandi orecchie tra i britannici c’era anche Mario Pafundi, terapista sportivo dal 2016, nello staff del tecnico Pep Guardiola, allenatore del Manchester City. Ex ciclista iscritto, ma nel 2016 entra nel mondo del calcio con l’avventura con il Manchester City e la conquista di numerosi trofei, tra cui la Premier League, la FA Cup, Coppa di Lega d’Inghilterra (Carabao Cup), la Community Shield ed ora il trofeo internazionale più ambito. La coppa che tutti sognano di vincere. Ritornato nella sua Pietragalla per qualche giorno di riposo cogliamo l’occasione per quattro chiacchiere in compagnia. Manchester City-Inter brutta notte per una squadra italiana, non per Mario Pafundi preparatore atletico della squadra campione d’Europa.
Qual’è stata la prima sensazione quando sei arrivato al Manchester City, cosa hai provato la sera del 10 giugno?
“La prima sensazione quando sono arrivato in questo club è di aver trovato gente professionale preparata, ben organizzata e che sapeva esattamente quello che voleva. Poi la notte di Istanbul è stata sicuramente indimenticabile fatta comunque di una soddisfazione enorme e incredibile. Grazie ai ragazzi dello staff al manager eccezionali siamo riusciti a realizzare un sogno. Mi dispiace per la squadra italiana, ma sono certo che presto si rifaranno”.
Un percorso professionale che inizia come ciclistica poi da lì cosa è successo?
“Da ciclistica come professionista per poi decidere di cambiare direzione intraprendendo una nuova professione cercando di studiare fino a quando nel 2019 mi sono laureato in Fisioterapia continuando la carriera nel mondo del calcio”.
La domanda sorge spontanea: dopo questo bel risultato dovuto anche a te, le prospettive future quali sono? Resti al Manchester per vincere ancora, oppure guardi altrove?
“Siamo dei grandi professionisti. Per tale ragione dobbiamo sempre cercare ciò che c’è di meglio dentro di noi; non smettere mai di migliorarci, poi il destino è già scritto. Ognuno di noi non lo sa, può succedere di tutto come poter tornare in Italia. Sarebbe bello per me e la mia famiglia. Se così non fosse siamo comune contenti della scelta dell’Inghilterra paese che ci ospita cercando di continuare a dare ciò che loro ci stanno dando”.
Mario Pafundi è di poche parole, grande professionista con il desiderio un giorno di poter dare un contributo ad una grande squadra italiana. Chi lo sa se una del Sud: un’altra speranza che porta nel suo cuore.