La decisione dell’ASP di Potenza di cessare i contratti a tempo determinato di infermieri che avevano maturato i requisiti per la stabilizzazione sta creando malumori, preoccupazioni e proteste. In effetti 21 di questi infermieri verranno licenziati entro la fine di settembre, mentre altri 14 perderanno il lavoro entro la fine di dicembre. La stessa sorte tocca a una quindicina di Operatori Socio-Sanitari (Oss), i quali saranno costretti a tornare a casa entro la fine di settembre. Va detto però che la stessa Regione Basilicata ha indetto concorsi per l’assunzione di 98 infermieri, 70 dei quali hanno già firmato i contratti a tempo indeterminato.
La decisione dell’Asp ha scatenato la reazione delle organizzazioni sindacali Fp Cgil e Uil Fpl che hanno chiesto a Bardi e Fanelli la convocazione del tavolo di monitoraggio sulle assunzioni e sulle proroghe dei contratti in scadenza.
Di seguito la nota integrale.
“Fp Cgil e Uil Fpl esprimono soddisfazione per le imminenti assunzioni previste a tempo indeterminato dei vincitori di concorso e di parte dei precari Covid da parte di ASP ed AOR San Carlo, ma registrano con rammarico la volontà delle suddette Aziende di non rinnovare i contratti degli infermieri e gli OSS a tempo determinato che occupano il posto vacante, pur essendo alcuni di essi collocati nella graduatoria tra gli idonei.
Le scriventi OO.SS. sono fortemente preoccupate per il destino di queste professionalità a cui occorre trovare una soluzione adeguata e che data la grave carenza di personale possano essere mantenuti in servizio assicurandogli una proroga.
I facili entusiasmi di alcune sigle sindacali, purtroppo, non hanno tenuto conto di questi lavoratori, che hanno dato tanto durante la fase delicata della Pandemia e che oggi vengono dimenticati da tutti, in primis da chi ha avuto, ovvero le Aziende. Sarebbe una vera iattura non solo perché priverebbero le strutture di ASP e San Carlo di risorse professionali ormai formate e integrate, ma anche perché vanificherebbe l’effetto positivo delle nuove recenti assunzioni mantenendo nei fatti lo stesso stato di precarietà in cui operano i reparti ed i servizi di ASP e SAN Carlo. Infatti, con gli attuali numeri di occupati, gli operatori sono sottoposti ad una pressione lavorativa insostenibile con doppi turni (fino a 250 ore di straordinario) e con la oggettiva impossibilità del personale sanitario ad usufruire delle ferie.
Tante in questi giorni sono state le segnalazioni e le denunce da parte delle OO.SS. su questo stato di malessere in cui opera il personale dell’ASP e del San Carlo. Tutti i proclami delle assunzioni fatte, le foto di rito e i post pubblicati sui social da parte delle Aziende ASP e San Carlo, non rappresentano certamente la fine del precariato in sanità né, tantomeno, determinano un incremento del fabbisogno di personale esaustivo nelle due Aziende Sanitarie che, ad oggi, nonostante la firma di tanti contratti a tempo indeterminato, continuano ad essere sotto organico. È questo il vero problema della Sanità Lucana!
Fp Cgil e Uil Fpl, pertanto, chiedono al Presidente della Regione Basilicata e all’Assessore alla Salute Regionale di convocare un tavolo di monitoraggio sulle assunzioni su cui le Aziende Sanitarie erano d’accordo e, nelle more, vengano prorogati i contratti in scadenza fino al termine massimo consentito dalla normativa e, laddove ci sia ulteriore spazio, si scorrano le graduatorie delle stabilizzazioni e si proceda ad aggiornare i piani dei fabbisogni adeguandoli realmente ai tetti di spesa, unico modo per dare ulteriore spazio alle assunzioni di personale. Caso contrario, le scriventi proclameranno un sit-in con tutti i precari della Sanità in coincidenza con il Consiglio Regionale previsto il giorno 26 settembre.”
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