Sono nove i Comuni della Basilicata (Bella, Trecchina, Vietri di Potenza, Rionero in Vulture, Rivello, Miglionico, Matera, Brienza e Picerno) che hanno depositato la prima proposta di legge regionale “Liberi Subito” su “procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte Costituzionale. I caratteri e le ragioni sono state illustrate ai giornalisti nel pomeriggio, a Potenza, dai rappresentanti dell’associazione ‘Luca Coscioni’ e, in video collegamento, da Marco Cappato. La proposta, che verrà analizzata dalle commissioni del consiglio regionale della Basilicata, è stata elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. La Basilicata è la prima regione d’Italia ad averla depositata attraverso l’iniziativa dei Comuni e non con la raccolta firme dei cittadini, come sta avvenendo in altre parti d’Italia. “Siamo orgogliosi – ha detto la presidente della ‘Cellula Coscioni Basilicata’, Alessia Mascolo – di essere stati facilitatori di questa grande impresa che coinvolge nove comuni rispetto ai cinque previsti dallo statuto regionale. E’ necessaria in Basilicata una legge che disciplini le tempistiche e le procedure per l’assistenza sanitaria al suicidio medicalmente assistito. Si tratta di un diritto che è giusto riconoscere alle persone tenute in vita da un sostegno vitale e che abbiano capacità di intendere e volere. E’ giusto – ha concluso – che venga salvaguardata la libertà di autodeterminazione, qualunque sia la declinazione che essa assume”.
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