Netflix riduce la qualità dello streaming, si associano anche Facebook e Instagram
In seguito alla situazione di emergenza scaturita dalla diffusione del coronavirus in Europa “è richiesto un uso responsabile della rete per evitare un sovraccarico che potrebbe compromettere lo svolgimento di attività essenziali, come il telelavoro e i servizi sanitari”. Questo l’appello fatto da Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno a tutti i gestori delle principali piattaforme di streaming, agli operatori telefonici e agli utenti finali. La società Netflix, guidata da Reed Hastings, ha colto l’appello tempestivamente già la scorsa settimana iniziando a ridurre i bit rate di tutti i contenuti trasmessi in streaming in Europa, dichiarando, inoltre, che la misura sarà operativa per i prossimi 30 giorni. Stessa posizione è stata assunta da YouTube, Amazon Prime Video e Disney+ in vista dell’esordio in Italia e in altri mercati europei. Nell’elenco sembra rientrare anche Apple TV+,stando ad alcune recenti segnalazioni diffuse in Rete che evidenziano una ridotta qualità dello streaming, mancano però ad ora conferme esplicite da parte della casa di Cupertino.
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Ora anche Facebook e Instagram si aggiungono alla lista delle piattaforme che hanno deciso di accogliere l’invito dell’Europa, riducendo la qualità dello streaming per evitare sovraccarichi durante l’emergenza Covid-19. Un portavoce dell’azienda guidata da Mark Zuckerberg ha dichiarato: “Per contribuire a ridurre ogni eventuale congestione di rete diminuiremo temporaneamente i bit rate dei video di Facebook e Instagram in Europa”. Facebook non è entrata nel dettaglio dichiarando di quanto il provvedimento adottato contribuirà a diminuire il carico di rete, mentre Netflix e Disney+ hanno già quantificato in circa il 25% la riduzione del proprio traffico dati. Rimanere in casa per contrastare la diffusione del virus determina un incremento del traffico di rete riconducibile anche, ma non solo, allo streaming video. Si stima che nell’ultimo fine settimana l’aumento del traffico dati a livello mondiale è stato pari ad oltre il 20%. Per ora gli operatori telefonici europei affermano che le proprie reti sono in grado di affrontare l’aumento del traffico ma sono in atto anche in Italia provvedimenti per potenziare infrastrutture e servizi. Il Decreto Cura Italia dà ampio margine di manovra agli operatori per potenziare le reti e i servizi di comunicazione durante questo periodo di emergenza dovuto all’epidemia da Coronavirus per evitare qualsivoglia situazione di congestione e saturazione della banda. L’Autorità garante delle comunicazioni ha inoltre autorizzato TIM alla riduzione dei costi all’ingrosso unitari della banda Ethernet sulla rete in rame e in fibra, e ad accelerare il processo di aumento di banda da parte degli operatori fornendo ad esempio in maniera tempestiva gli apparati di trasporto e VLAN.