Imprese in ginocchio e lavoratori in Cig o licenziati l’alta stagione è completamente saltata
Turismo in Basilicata al tempo del coronavirus. In Basilicata stiamo parlando di numeri importanti a livello turistico. I dati sull’industria turistica relativi al 2019 dicono che gli esercizi recettivi nella regione sono circa 2000 con posti letto sono, circa, 2.800.000 (dati APT) a cui vanno aggiunti altri 350/400 mila in esercizi non ancora classificati. Nel Metapontino sono state registrate oltre il 50% delle presenze totali pari a circa 1.500.000 pernottamenti, oltre alle presenze nelle seconde case non rilevate. Tutto questo nel 2019 ha prodotto un fatturato di oltre 300 milioni di euro di cui 20 milioni sono di proprietà del metapontino. Tutto questo flusso di denaro è ora di oltre 3800 unità lavorative a cui vanno aggiunti almeno altre 2.000 unità nell’indotto. Giovanni Matarazzo, presidente Confindustria Turismo Basilicata, fa un’analisi sulla situazione attuale nel settore turistico.
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“Nessuna presenza turistica- sottolinea Giovanni Matarazzo – fatturato azzerato, prenotazioni annullate fino a giugno e per luglio. Imprese in ginocchio e lavoratori in Cig o licenziati e con poche prospettive di ripresa. Per le città d’arte regionali per gli agriturismi e per i B&B l’alta stagione è completamente saltata. Le imprese – prosegue – lamentano difficoltà e perplessità sulla fase poiché non sono state ancora programmate dalla Regione, né tantomeno dal Governo centrale, le nuove strategie di promozione e rilancio delle destinazioni turistiche”. Analisi e sintesi del Presidente della Confindustria del Turismo Lucana, proposte?“Innanzitutto l’istituzione di un fondo di solidarietà – precisa Giovanni Matarazzo – da cui attingere risorse per erogare, in favore delle imprese maggiormente danneggiate dalla pandemia, poi,l’erogazione di un contributo ai turisti che sceglieranno di trascorrere le proprie vacanze in Basilicata. La copertura di tali spese potrebbe essere garantita dai Fondi Europei della programmazione 2014-2020, non ancora spesi e, quindi, senza aggravio sul bilancio”. In questo l’azienda di promozione turistica dovrebbe avere un ruolo di coordinamento ma anche di promozione.
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“La strategia di marketing territoriale da parte dell’APT – continua Giovanni Matarazzo – dovrebbe essere di sostegno alla promozione delle località turistiche e degli attrattori regionali che metta in evidenza i prodotti più rappresentativi dei territori. Al momento restano i provvedimenti restrittivi, così diventa difficile attuare tutto. “Per questo vanno – conclude Giovanni Matarazzo – sensibilizzate le Prefetture ad autorizzare – in deroga alle limitazioni previste dall’ultimo Decreto Legge- per l’inizio della prossima stagione, la ripresa delle attività di tutte le imprese della filiera turistica, funzionali alle operazioni preparatorie per l’avvio dell’imminente stagione estiva”.