Le temperature miti dell’ultimi mesi hanno contribuito al probabile risultato positivo in termine di raccolta e di mercato
La stagione della frutta estiva, in Basilicata è iniziata in maniera timida. Molta la fiducia di poter raccogliere una buona produzione di drupacee nel corso di questa stagione. Infatti in Basilicata, rispetto alle altre regioni del Sud e del Nord Italia, non si sono registrati danni importanti da gelo e le temperature miti dell’ultimi mesi hanno contribuito al probabile risultato positivo in termine di raccolta e di mercato. “Confidiamo, in particolare, in una buona partenza sul mercato delle prime albicocche – sottolinea Andrea Badursi, direttore generale dell’Op Asso Fruit Italia di Scanzano Jonico- in serra che saranno pronte per essere staccate tra qualche giorno”.
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La maggior parte dei volumi di drupacee viene raccolto tra fine maggio, giugno e inizio luglio, il periodo di picco delle produzioni in campo aperto. “I diradamenti sono attualmente in corso – ha aggiunto Andrea Badursi – e pensiamo quindi di poter stimare con maggiore chiarezza i volumi attesi entro i prossimi 10-15 giorni”. Le previsioni in funzione di mercato vengo fatte da Enzo Montesano, socio della cooperativa la Trisaia di Rotondella, una delle imprese orto-frutticole collettive più longeve del Sud-Italia con alle spalle ben 55 anni di storia. Un’azienda con una media produttiva di circa 1.500-2.000 tonnellate l’anno, frutto del lavoro dei 50 soci produttori e conferitori.
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“Lo scenario sembra quindi favorevole – ha sottolineato Enzo Montesano –sia per la qualità ma anche perché, la scarsità produttiva delle altre regioni d’Italia, e più in generale del resto d’Europa, potrebbe portare un vantaggio competitivo”. Qualità assicurata, ma i prezzi? “È ancora presto per parlarne, ha concluso Montesano -ma anche su questo fronte trapela una certa fiducia. L’economia ci insegna che quando c’è poca offerta, i prezzi salgono: speriamo che sia la nostra annata, che ci sia richiesta da parte dei consumatori e che, quindi, le nostre aziende agricole possano risalire la china”.