Queste sono solo alcune delle peculiarità della Basilicata, ci sono molti altri aspetti della regione che la rendono unica e interessante per esplorare”. Angelo L. “Cosa ti piacerebbe mangiare in Basilicata?”
ChatGPT “Come modello di linguaggio, non ho la capacità di gustare cibo o avere preferenze alimentari. Tuttavia, posso dirti che la Basilicata è conosciuta per la sua cucina rustica e tradizionale, caratterizzata da ingredienti semplici e genuini. Alcuni dei piatti tipici della regione includono:
-Agnello alla brace: un piatto a base di carne di agnello cotta sulla brace.
-Orecchiette con cime di rapa: un piatto a base di pasta fatta in casa chiamata orecchiette, servito con cime di rapa e acciughe.
-Pasticciotti leccesi: un dolce tipico della cucina salentina, fatto con pasta frolla ripiena di crema pasticcera e cotta in forno.
-Il Pecorino di Filiano: un formaggio tipico della Basilicata, prodotto con latte di pecora intero, stagionato per almeno 60 giorni.
Questi sono solo alcuni esempi dei piatti tipici della regione, ci sono molti altri piatti tradizionali della cucina lucana che sono deliziosi e vale la pena provare.”
Angelo L. “Quali personalità conosci della Basilicata?”
ChatGPT “La Basilicata è stata la casa di molti personaggi famosi nel campo dell’arte, della letteratura, della cultura e della politica. Ecco alcune delle personalità più note della Basilicata:
-Carlo Levi: è stato un medico, scrittore e pittore italiano, noto per il suo romanzo Cristo si è fermato a Eboli, che descrive la sua esperienza di esilio in Basilicata durante il regime fascista.
-Melchiorre Delfico: è stato un politico e scrittore italiano, noto per i suoi scritti contro il governo napoleonico e per il suo contributo alla cultura e all’istruzione della Basilicata.
-Francesco Vena: imprenditore italiano, figlio di Pasquale Vena, il farmacista che ha creato il liquore amaro Lucano nel 1894.
-Pino Caruso: è stato un attore, scrittore e comico italiano, noto per i suoi spettacoli teatrali, la sua carriera cinematografica e televisiva e per i suoi scritti riguardante la cultura e la storia della Basilicata.
Questi sono solo alcuni dei personaggi più famosi della Basilicata, ci sono molti altri personaggi che hanno contribuito alla cultura e alla storia della regione”. Dalle risposte ottenute emerge che sicuramente ChatGPT conosce un pò della nostra terra lucana, tuttavia, aldilà di alcune imprecisioni, le incoerenze più grandi riguardano le correlazioni del nostro territorio con il pasticciotto leccese, le grotte di Pietrapertosa, la fiera delle noci, la fiera di San Giorgio di Lagonegro, Melchiorre Delfico e Pino Caruso, che mostrano alcune criticità di ChatGPT. Angelo Lamacchia ha sottolineato, inoltre, che “I testi hanno superato il controllo antiplagio tramite tool di ricerca che ne garantiscono l’unicità, e con richieste effettuate al chatbot in momenti diversi si è ottenuto uno score di text-similarity medio di circa l’80%, che garantisce una differenziazione minima e non significativa dei testi generati. Uno strumento utile e affascinante con grandi potenzialità ma che va gestito opportunamente in modo consapevole tramite l’approccio HITL (human in the loop) che richiede una supervisione umana dei contenuti generati in automatico. Il rischio di una cattiva gestione di tali strumenti è quello di ritrovarsi pieni di misinformazione in articoli, didattica, testi o tesi di laurea generati da un automa e pieni di imprecisioni”. Su tale tecnologia è intervenuto anche il presidente dell’Ente Pro Loco Basilicata Rocco Franciosa specificando che “si tratta di un grande strumento tuttavia da supervisionare in modo opportuno per evitare disinformazione turistica. Riteniamo importante informare gli utenti e soprattutto i giovani affinchè l’informazione fornita dal chatbot sia sempre soggetta ad un ulteriore verifica personale, in modo da gestirla con consapevolezza e senso critico. Inoltre, gli errori del ChatGPT sottolineano l’importanza dell’informazione istituzionale e dell’azione informativa-formativa mirata delle Pro Loco del nostro territorio che rappresentano da sempre un presidio fondamentale per la custodia e la promozione del patrimonio culturale materiale e immateriale lucano”. Strumenti interessanti per un miglioramento della quotidianità che devono tuttavia essere utilizzati con la giusta consapevolezza da parte dell’utente.