Il patrimonio balneare e costiero della Basilicata è particolarmente fragile. A evidenziarlo sono i dati provenienti dall’ultimo report di “Spiagge – la situazione e i cambiamenti in corso nelle aree costiere italiane 2023” redatto da Lega Ambiente. Spiagge e coste lucane sempre in sofferenza a causa di eventi sempre più estremi dell’erosione. Secondo lo studio illustrato da Lega Ambiente, tra il 2006 e il 2019, il 51,6 per cento della costa lucana è costantemente diminuita. La Basilicata risulta tra le sei regioni costiere, Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, quella la cui porzione del litorale eroso supera quella in avanzamento che si attesta intorno al 25 per cento. In particolare le zone interessate risultano essere quelle tra Policoro e Nova Siri ed Scanzano Jonico e Metaponto. Da ricordare il caso di Scanzano Jonico, della spiaggia di Terzo Madonna che in pochi anni è stata totalmente divorata dal mare e quello del lido di Metaponto dove le mareggiate hanno determinato un ulteriore arretramento della linea di riva favorendo di inquinamento delle falde di acqua dolce. Nel report estremamente preciso vengono analizzati gli eventi metereologici estremi verificatesi negli ultimi tredici anni. In Basilicata sono stati ben sette con un valore elevato in base alla lunghezza delle aree costiere. Tra questi quello dell’ottobre 2013 con l’area archeologica di Metaponto completamente finita sotto l’acqua. Un dato su cui porre una decisa attenzione è quello della piana jonica che risulta tra le aree inondabile nel 2100 con una previsione di innalzamento stimato tra un metro e un metro e mezzo. “Sulle coste c’è un evidente effetto legato dal cambiamento climatico” ha sottolineato il Presidente di Lega Ambiente Basilicata Antonio Lanorte. “Bisogna intervenire con azioni concrete partendo dall’attuazione del piano Lidi presente dal 2005 ma solo sulla carta”. Il pensiero di Lanorte che da tempo chiede una vera concertazione istituzionale su un problema che non può essere più rinviato.
63