La riforma fiscale promossa dal governo Meloni è legge. La Camera ha approvato e dato il via libera definitivo al disegno di legge promosso con 184 voti favorevoli, tra cui anche quelli dei deputati del Terzo Polo, che motivano il sostegno con l’impostazione del testo comune “con quello presentato lo scorso anno dal governo di Mario Draghi” che pero’ non venne approvato a causa della caduta dell’esecutivo.
I no raccolti dal testo sono stati invece 85.
Quest’ultimo provvedimento estivo esaminato da Montecitorio prima della pausa che durerà fino al 5 settembre, è costituito di 23 articoli che modificano il vigente sistema tributario italiano.
“Siamo riusciti a portare a casa un grande risultato, è una riforma storica”, sottolinea il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo. Ora il governo ha 24 mesi per produrre i decreti legislativi in attuazione dei singoli punti del provvedimento.
“Sono molto soddisfatta dell’approvazione in via definitiva in Parlamento della delega fiscale. Una riforma strutturale e organica, che incarna una chiara visione di sviluppo e crescita e che l’Italia aspettava da cinquant’anni. Meno tasse su famiglie e imprese, un fisco più giusto e più equo, più soldi in busta paga e tasse più basse per chi assume e investe in Italia, procedimenti più semplici e veloci. Sono alcuni dei principi di un provvedimento storico che rivoluzionerà il rapporto tra Fisco, cittadini e imprese e che il Governo lavorerà per attuare concretamente con i decreti attuativi” dichiara Giorgia Meloni.
Di seguito alcune delle principali novità introdotte nei 23 articoli della delega fiscale.
Il provvedimento, si muove nella direzione che va a semplificare la platea attuale dei tributi e a snellire le modalità di pagamento.
Da evidenziare, in materia di versamenti, la missione di ridurre gradualmente le aliquoteIrpef, con l’obiettivo di arrivare ad un’aliquota unica ma ad ora lo step raggiunto vede le aliquote passare da quattro a tre.
-Per i lavoratori dipendenti salta l’ipotesi iniziale di una flat tax incrementale: al suo posto si introduce una tassazione agevolata su straordinari, tredicesima e premi di produttività. Arriva inoltre la possibilità di rateizzare acconti e saldi Irpef per autonomi e imprenditori individuali.
-Il nuovo fisco estende poi la cedolare secca agli immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo, purché il conduttore sia un esercente, un’attività d’impresa, arte o una professione.
-Introdotto uno scudo penale, in particolare in relazione alle sanzioni penali tributari connesse alla dichiarazione infedele, per i contribuenti aderenti all’adempimento collaborativo che hanno avuto «comportamenti collaborativi e comunicato preventivamente» i rischi fiscali. Il regime di adempimento collaborativo, viene esteso anche si benestanti che portano la residenza in Italia.
-Il pagamento delle tasse potrà avvenire anche sotto forma di addebito diretto sul conto bancario o altro strumento di pagamento elettronico.
-Per i redditi da lavoro autonomi il testo approvato prevede una migliore distribuzione del carico fiscale nel tempo, anche mediante la progressiva introduzione della periodicità mensile dei versamenti degli acconti e dei saldi e un’eventuale riduzione della ritenuta d’acconto.
-La delega va verso un graduale superamento dell’imposta regionale sulle attività produttive con priorità per le società di persone e le associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti e professioni, e istituire una sovrimposta.
-Ridefinizione dell’IVA, ovvero dei presupposti dell’imposta per renderli più aderenti alla normativa dell’Unione europea. Dispone inoltre di rivedere le norme che disciplinano le operazioni esenti, anche individuando quelle per le quali i contribuenti possono optare per l’imponibilità, in conformità ai criteri posti dalla normativa dell’Unione europea. Verrà razionalizzato anche il numero e la misura delle aliquote dell’IVA secondo i criteri Ue al fine di prevedere una tendenziale omogeneizzazione del trattamento per beni e servizi similari.
-Tredicesima più adeguata. Nel testo è venuta meno l’introduzione della flat tax incrementale. I lavoratori dipendenti pero’ potranno godere di una tassazione agevolata su straordinari, tredicesima e premi di produttività.
-Il dibattito in Commissione sulla razionalizzazione dei tributi ha portato a valutare la possibilità di un superamento progressivo del superbollo per le auto con potenza superiore a 185 Kw.