Secondo le stime del 2016, ben 84 milioni di europei soffrono di problemi legati alla salute della propria mente
Il 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale, così come stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità . In collaborazione con la Federazione Mondiale della Salute Mentale e con i Ministeri della Salute dei vari Paesi, vengono promosse ogni anno moltissime iniziative volte a diffondere le informazioni necessarie, in merito alle tematiche più importanti da trattare relative ai disturbi mentali ed a proposito dell’importanza di costruire un benessere emotivo e psicologico costante per tutti. Secondo le stime del 2016, ben 84 milioni di europei soffrono di problemi legati alla salute della propria mente. Nel nostro Paese coloro che sono affetti da almeno un disturbo mentale rappresentano circa il 17% della popolazione, mentre 19 ogni 100mila abitanti muoiono per condizioni legate alla propria salute mentale. Sono questi alcuni degli allarmanti dati emersi ieri, alla vigilia della Giornata Mondiale della salute mentale, nel corso del Forum Headway 2020, conferenza svolta a Bruxelles presso il Parlamento Europeo, per presentare un quadro il più possibile completo della salute mentale in Europa. {module bannerInArticleGoogle} Oggi uno degli obbiettivi più ardui da raggiungere e che molte associazioni si prefiggono, è quello di sconfiggere la piaga dei tabù che spesso circonda la sfera della salute mentale: tante sono le campagne di sensibilizzazione che mirano proprio a combattere l’indifferenza quanto il pregiudizio nei confronti di numerosi disturbi psichici e spesso anche la vergogna e l’imbarazzo che gli interessati, non solo i pazienti, vivono. I disturbi della mente sono stati per secoli ingabbiati in tutta una serie di superstizioni e paure, a causa della scarsa conoscenza che la società aveva sull’argomento, che poco veniva trattato pubblicamente anche dai professionisti, i quali, per primi, solo recentemente hanno beneficiato di un approccio più scientifico e razionale e di maggiore consapevolezza. Negli ultimi 30 anni tante sono state le ricerche scientifiche effettuate che hanno contribuito a cambiare le prospettive e l’approccio all’argomento. Ci siamo confrontati sull’argomento con la Dott.ssa Valentino Cisternino psicoterapeuta, psicologa clinica, ipnoterapeuta, Trainer di mindfulness, operatrice emdr e vice presidente, nonché direttrice scientifica, del centro mindfulness Puglia. Viviamo in un’epoca in cui, per vari motivi, le “malattie mentali” e le sue derivazioni sono in costante aumento, ma il tema “malattia mentale” è ancora un argomento tabù di cui le persone non amano parlare.
Secondo lei dottoressa perché?
“Non amo parlare di malattie mentali, ma di salute mentale. Purtroppo, a mio avviso, il tabù esiste proprio per queste etichette che vengono date e che selezionano in compartimenti stagni le varie patologie paragonandole comunemente a “pazzia”, “diversità”. D’altro canto alcune patologie, come ansia e depressione, vengono invece sottovalutate e scambiate per “capricci” o scarsa motivazione”.
Che approccio suggerisce all’argomento?
“L’approccio che suggerisco è prima di tutto quello della condivisione. E’ importante parlare, non nascondersi e soprattutto cominciare a cambiare prospettiva. Lo psicologo non è solo colui che cura le “malattie mentali” ma è anche colui che ci aiuta a vivere bene, a potenziare le nostre risorse, a ridurre anche i livelli di stress comuni, che spesso poi vanno a strutturare la base di quelle che possono diventare future problematiche sia fisiche che psichiche”.
Di quali iniziative per sensibilizzare la gente correttamente sulla tematica dovremmo farci promotori?
“Andrebbero promosse sistematicamente iniziative per la prevenzione del benessere e della salute mentale, per proteggere e mantenere uno stato di agio stabile e costante. Attraverso la diffusione di informazioni corrette, tutti possiamo imparare a sviluppare risorse utili a gestire al meglio situazioni difficili e stressanti. Oggi esistono tantissimi percorsi di sostegno e sviluppo della consapevolezza di sé, come ad esempio la Mindfulness, che con i suoi protocolli scientificamente validati ci aiuta a ritrovare o a potenziare la nostra serenità, riscoprendo le bellezze della nostra vita. L’ideale è avvicinare anche i bambini alla salute mentale, alla gestione e consapevolezza delle emozioni attraverso dei laboratori, giochi, divertenti ma ben strutturati”.
Oggi è la giornata mondiale della salute mentale. La routine ci fa pensare a tutto ma spesso poco alla salute e alla cura della nostra mente, qualche suggerimento per il quotidiano?
“Il mio suggerimento è quello di trovare il tempo di ritagliare ogni mattina una routine sacra, solo per sé stessi. Non svegliamoci con cellulare in mano e la TV accesa, è importante godersi il profumo del caffè, il sorriso di chi condivide la casa con noi. Rallentare. E’ importante godere di ogni istante di ogni nuova giornata che inizia, onorare e ringraziare per ciò che si ha. Fare sport, meditare e ogni giorno soffermarci almeno su un gesto gentile che possiamo fare. Rallentiamo e impariamo con l’esercizio a portare la mente e il corpo al qui ed ora”.