Tante le alternative dalla musica, cucina, serie tv e relazioni familiari
Convincersi di non uscire per evitare il contagio e per isolare l’epidemia è essenziale. Stare a casa e limitare i contatti, per quanto difficile, oggi vuol dire pensare al proprio benessere e a quello della collettività. Molti stanno lamentando la difficoltà a rimanere nelle proprie abitazioni,è comprensibile: il cambiamento spaventa anche se temporaneo. Le mura domestiche riducono le possibilità di confronto con gli altri e seppur mettono tutti quanti di fronte ad un maggiore ascolto di sé, delle proprie priorità e necessità, a volte stringono. Le misure preventive disposte per evitare il contagio non vanno giù a tutti,ma in casa per fortuna sono tante le cose che si possono fare, un po’ come hanno detto anche i vip che hanno aderito alla campagna #iorestoacasa.
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Tanti fortunatamente possono continuare a lavorare.In Italia si sta valorizzando lo Smart Working e se qualche mese fa molte aziende pensavano di poter contare solo su lavoratori presenti fisicamente nelle loro sedi, oggi grazie a internet, le tecnologie permettono a tanti di continuare a lavorare di lavorare, in modo più smart anche se con un team sparso in tutt’Italia. Anche molti uffici pubblici si sono organizzati in questo senso, i dipendenti si incontrano virtualmente in sedi digitali, collaborano in team e lavorano su progetti in rete. Oggi esistono molti strumenti per ricreare un luogo di lavoro virtuale: chat simultanee divise per team o per aree di lavoro, chiamate e riunioni in video conferenza, strumenti per poter condividere lo schermo e lavorare insieme in tempo reale.
Molti italiani stanno approfittando di queste lunghe giornate per dedicarsi alla propria casa e al riordino di tanti spazi trascurati dalla frenetica routine. Secondo alcuni psicologi, quelli che sembrano azioni superflue ed a volte noiose, in realtà, possono tornare utili su più fronti: sistemare gli armadi, ripulire il garage, una vecchia soffitta o anche solo una libreria ci aiuta indirettamente a conquistare anche più ordine mentale.
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Rallentare senza necessariamente fermarsi può restituire opportunità e spazi da tempo perduti.Fare un detox dalle nuove tecnologie per qualche ora in più, leggere un libro che abbiamo sul comodino da tanto tempo, non può farci uscire di casa fisicamente ma può distrarci e, allo stesso tempo, proiettarci con la mente altrove. Battibeccare con i propri cari in queste circostanze è normale, non siamo abituati a stare tanto tempo tutti insieme e a condividere quotidianamente sempre gli stessi spazi e in alcuni casi sicuramente non è semplice. Il quadro generale anche dal punto di vista psicologico non è facile. Lavorare nonostante i disagi aiuta la mente a distrarsi, a canalizzare le energie e a far passare il tempo più velocemente. Stare in casa allontanandosi fisicamente solo per fare velocemente la spesa può complicare la situazione e spingere erroneamente delle persone a convincersi che magari non c’è nulla di male ad uscire per una passeggiata di qualche minuto o per fare un po’ di jogging.
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La maggior parte degli italiani combattono l’apatia di questi giorni soprattutto ai fornelli, con la musica e qualche serie tv in più. Il momento sembra perfetto per sperimentare in cucina, rispolverare un vecchio strumento musicale che da tanto non si aveva il tempo di suonare o vedere finalmente quella serie tv di cui tutti hanno sempre parlato. Tanti dedicano in questo periodo molto più tempo alla relazione con il proprio partner e al rapporto con i figli, interessandosi di più soprattutto a questi ultimi, dedicandosi maggiormente al loro campo emotivo e creativo. Rispettare le regole e le disposizioni è fondamentale per superare senza complicazioni questo momento, come recuperare in modo alternativo emozioni e motivazioni è cruciale per un maggiore benessere psicologico. Gli anziani ci raccontano che gli esseri umani hanno superato periodi ben più duri e più lunghi di questo e che tutto sommato, se confrontato, il nostro è un sacrifico fattibile.