Nuove idee da parte dei grandi colossi del web: Instagram, Facebook, Google e Microsoft
Cresce l’impegno dei colossi della tecnologia per l’accessibilità e l’inclusione. Nuove applicazioni dell’intelligenza artificiale, nuovi investimenti e nuove idee da parte di Instagram, Facebook, Google e Microsoft stanno portando una diffusione sempre più ampia di strumenti in grado davvero di cambiare la vita alle persone, con un’attenzione particolare oggi a chi vive una disabilità, necessità, quest’ultima, ancora più marcata dal crescente ricorso al lavoro da remoto ed alla didattica a distanza: tanti professionisti e ragazzi si sono ritrovati a dover assolvere alle loro mansioni da casa, privi di un qualsiasi supporto e spesso svantaggiati da software poco accessibili. All’inizio di maggio, Instagram ha introdotto nuove funzionalità nelle Storie, sotto alle quali arriveranno i sottotitoli automatici, così da permettere anche a chi ha problemi di udito di comprendere quello che viene detto: creati in maniera automatica, i sottotitoli mirano anche ad aiutare chi ha parziali disabilità visive, vista la possibilità di personalizzarne dimensione e colore. A gennaio, Facebook aveva annunciato il miglioramento della tecnologia di Testo Alternativo Automatico (in inglese, la sigla è Aat), che usa l’intelligenza artificiale per creare descrizioni delle foto per le persone non vedenti e ipovedenti. Nella stessa direzione il piano di Microsoft che sta promuovendo l’accessibilità nella tecnologia nella formazione e nel lavoro con il nuovo fondo AI for Accessibility, e soprattutto con gli aggiornamenti di software importanti come Teams e Word.
PowerPoint beneficia dell’Immersive Reader, che seleziona e pronuncia il testo di una slide in automatico, ed Excel che semplifica la navigazione tra i fogli di calcolo; anche Zoom, tra le principali app per videoconferenze emerse durante la pandemia, consente di identificare un partecipante come “interprete”, così che la sua posizione nella schermata non cambi mai, nemmeno quando si susseguono vari interlocutori, per semplificare la comprensione e favorire l’interazione di tutti. Sempre su Zoom, la generazione dei sottotitoli è al momento attiva solo per gli account a pagamento ma diventerà gratuita in autunno. Google, che da tempo usa l’altissima tecnologia per aiutare i malati di diabete, chi è colpito dalla Sla o chi ha subìto amputazioni degli arti, portando la funzione Live Caption, quella che genera automaticamente i sottotitoli sul browser Chrome dopo il debutto sugli smartphone della gamma Pixel. Novità anche per i videogiocatori: ad inizio maggio, Amdha rilasciato l’aggiornamento del software che gestisce le schede grafiche della serie Radeon, includendo un nuovo sistema di correzione del colore per i giocatori affetti dalle 3 principali varianti di discromatismo, cioè protanopia, deuteranopia e tritanopia.
Facebook si appresta a voler mettere un freno anche ad una delle piaghe del mondo dei social network più fastidiose, la condivisione compulsiva di link articoli e titoli, aggravata dalla mancanza di approfondimento sui contenuti dei link da parte degli utenti. Facebook annuncia l’arrivo di un pop-up che andrà anche a limitare la diffusione delle fake news.Si commenta prima ancora di aver letto gli articoli, con la presunzionedi poter estrapolare dai soli titoli dei link, spesso provocatori,contenuti e che trasforma spunti di dibattito in informazioni superficiali se non addirittura in disinformazione. Presto prima di condividere un link tutti saranno messi di fronte ad una scelta: condividere prima di averlo letto, oppure leggere e formarsi un’opinione autonoma prima di mostrarlo ad altri ?Quando si andrà a condividere un linkla piattaforma suggerirà esplicitamente di leggerne i contenuti prima di procedere con la condivisione, offrendo una sorta di invito ad una maggiora consapevolezza. Facebook in tal senso sceglie, con il beta test in corso ed i prossimi aggiornamenti, di perseguire una strada già inaugurata da Twitter, che già da alcune settimane porta avanti la medesima iniziativa. Lo scopo è quello di favorire la lettura dei link, portando inoltre maggior traffico ai siti di news, invece di assecondare una condivisione impulsiva, spesso priva di senso se non addirittura pericolosa. Un’opzione offerta alle masse affinché le condivisioni non siano basate solo su titolo e immagine di copertina, ma sui fatti descritti e sul giudizio personale effettivo. La nuova pop-up è un piccolo passo e non è risolutiva ma in alcuni contesti può ottenere importanti risultati. In un’epoca fortemente tecnologica dunque ben venga qualsiasi aggiornamento virtuoso delle tecnologie maggiormente utilizzate, ancor più se volte all’inclusione, a ricostruire un dibattito collettivo ed un’informazione efficace.