Igiene, tempo all’aria aperta, attività sportiva, alimentazione sana, self care ma non solo
L’autunno è iniziato ma la speranza di poter pian piano tornare alla normalità, dopo gli anni di pandemia vissuti, resta. Ma dobbiamo davvero lasciarci alle spalle proprio tutto? Gli esperti consigliano di non abbandonare le buone abitudini acquisite nel corso della pandemia. Durante i mesi di lockdown la routine di tanti è cambiata, per molti in positivo con l’acquisizione di diverse abitudini salutari, per la cura del proprio benessere fisico ma anche mentale. Gli esperti sottolineano le accortezze da non dimenticare:
IGIENE
Anche se in molti hanno aderito alla campagna vaccinale contro il Covid-19, è bene mantenere alcune semplici abitudini, che ci permettono di ridurre il rischio di infezione:
Lavare spesso le mani e igienizzarle quando si frequentano luoghi pubblici come bar e negozi.
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Mantenere il distanziamento dove necessario, soprattutto negli spazi chiusi evitando contatti troppo stretti.
Indossare la mascherina in caso di assembramento, anche in spazi aperti e ampi come i parchi, gli anfiteatri, gli stadi.
TEMPO ALL’ARIA APERTA
La pandemia e il lockdown ci hanno portati ad apprezzare molto di più le attività all’aria aperta e non dimenticarlo può fare la differenza.
Il sole fa bene all’anima, oltre che al corpo: migliora l’umore, allontana lo stress e aiuta a dormire meglio. Trascorrere del tempo all’aria aperta, che si tratti di una mattinata di trekking o di una passeggiata per andare al supermercato ci permette di riassaporare quel senso di libertà che avevamo perduto e stimola il buon umore.
BENESSERE PSICOFISICO
L’attività fisica è un vero e proprio toccasana non soltanto per la propria salute, ma anche per supportare il benessere mentale in situazioni particolarmente difficili o stressanti, in quanto stimola la produzione di serotonina ed endorfine da parte del nostro corpo, neurotrasmettitori responsabili di un senso di euforia e gioia.
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I medici la raccomandano, ancor più post pandemia, associata preferibilmente a pratiche meditative e di mindfulness. Secondo uno studio riportato da Ansa infatti, più della metà degli intervistati che praticano meditazione ha iniziato proprio la scorsa primavera e 9 praticanti su 10 hanno intenzione di mantenere questa sana abitudine anche dopo l’emergenza sanitaria.
La meditazione è un ottimo alleato per sostenere la salute mentale, riducendo quei fastidiosi sintomi legati ad ansia e stress.
ATTENZIONE ALL’ALIMENTAZIONE
Negli ultimi anni c’è stato un abusodel cosiddetto “convenience food”, cibo preconfezionato, precotto e/o surgelato, pronto al consumo nel minor tempo possibile, complici lo stile di vita sempre più frenetico, gli orari di lavoro talvolta assurdi, pigrizia e stanchezza. Il Covid ci ha forzati a passare più tempo in casa, molti si sono riappropriati di spazi e tempo liberoriprendendo anche a cucinare pasti genuinie ricette creative.
Tra le abitudini legate all’alimentazione che i medici e i nutrizionisti consigliano di mantenere:
-La colazione, a prescindere che sia dolce o salata.
-Il pranzo a casa a favore di pasti più completi e ricchi dal punto di vista nutrizionale come pasta, verdure e frutta, alternate a ricette tradizionali o fatti in casa.
SMART WORKING
Se la DAD da una parte è fallita, prediligere quando possibile il lavoro agile continua a portare numerosi vantaggi per le persone, le aziende quanto per l’ambiente, soprattutto in alcuni ambiti e settori. Lo smart working ha comportato alcune criticità, in gran parte legate alla mancanza di tecnologie e competenze digitali o alla difficoltà di separare talvolta la vita privata da quella lavorativa, tuttavia, al netto delle criticità dovute ad un’applicazione estrema e improvvisata, lo smart working durante i mesi dell’emergenza ha costituito un’esperienza preziosa che ha concesso di produrre anche beneficiper l’ambiente, in termini di:riduzione delle emissioni di CO2, riduzione del traffico, migliore utilizzo dei trasporti pubblici.Importanti benefici sono riscontrati anche per le aziende e i lavoratori soprattutto pendolari: riduzione dei tempi, per ogni giornata di lavoro da remoto è stato calcolato che si riescono a risparmiare circa 60 minuti oltre ai costi di trasferimento, si è affermato un miglioramento del work-life balance ed un aumento della motivazione e della soddisfazione.
AVERE CURA DI SÉ
La definita self-careè diventata fondamentale per contrastare la cosiddetta pandemic fatigue.
Non esiste una formula universale, perciò ti consigliamo di sperimentare e creare una sorta di bagaglio salva vita, una serie di tecniche e attività che ti permettono di ritrovare l’equilibrio e la calma, tra cui sport all’aria aperta, cura del proprio corpo o anche dei propri spazi, dei riti persali di benessere.